
Scuola e Lavoro
Scuole dell'infanzia, si è concluso il progetto “Così… per Gioco: i folletti dell’Uliveto”
È stato realizzato dalla realtà associativa bitontina ASD e C “Laureati in Movimento”
Bitonto - mercoledì 11 giugno 2025
Comunicato Stampa
Si è concluso nelle scorse settimane "Così… per Gioco: i folletti dell'Uliveto", il progetto di psicomotricità che ha coinvolto tutte le scuole dell'infanzia di Bitonto, Palombaio e Mariotto. Un'iniziativa che, attraverso il linguaggio del corpo e del movimento, ha offerto a centinaia di bambine e bambini un'occasione concreta di crescita, scoperta e relazione.
Promosso e realizzato dalla realtà associativa bitontina ASD e C "Laureati in Movimento", il progetto si è posto l'obiettivo di costruire un percorso educativo che tenesse conto delle reali esigenze evolutive dell'età prescolare, intrecciando attività ludico-motorie con un approccio attento alla sfera affettiva e relazionale. Ogni proposta è stata calibrata per favorire lo sviluppo della coordinazione, della consapevolezza corporea, dell'autonomia e della capacità di stare con gli altri, in un ambiente pensato per essere inclusivo e rispettoso delle singole differenze.
Il lavoro si è svolto in un clima disteso e stimolante, dove il gioco non si è configurato essere unicamente strumento didattico, ma terreno autentico di apprendimento e sperimentazione. La psicomotricità, in questo contesto, ha rappresentato molto più di un'attività motoria: è diventata spazio simbolico, luogo in cui il corpo può esprimere bisogni, emozioni e desideri, spesso difficili da tradurre in parole nei primi anni di vita.
Ampia la partecipazione e positivo il riscontro da parte di istituzioni scolastiche e famiglie, che hanno riconosciuto nel progetto "Così… per Gioco: i folletti dell'Uliveto" un valore aggiunto al percorso educativo quotidiano. In un tempo segnato da iperstimolazione digitale e accelerazione dei ritmi, l'esperienza ha restituito centralità al corpo e al tempo lento dell'apprendimento, contrastando in modo efficace le dinamiche che rischiano di impoverire le relazioni e il benessere nei primi anni di vita.
Il progetto si inserisce all'interno di una collaborazione ormai consolidata tra mondo scolastico e la realtà associativa del territorio, che da oltre dieci anni lavora in rete per promuovere una cultura dell'infanzia centrata sul benessere, sull'ascolto e sul rispetto delle tappe evolutive. Un'esperienza che, oltre ai risultati concreti, rilancia il valore della comunità educante come risposta condivisa ai bisogni dei più piccoli.
Promosso e realizzato dalla realtà associativa bitontina ASD e C "Laureati in Movimento", il progetto si è posto l'obiettivo di costruire un percorso educativo che tenesse conto delle reali esigenze evolutive dell'età prescolare, intrecciando attività ludico-motorie con un approccio attento alla sfera affettiva e relazionale. Ogni proposta è stata calibrata per favorire lo sviluppo della coordinazione, della consapevolezza corporea, dell'autonomia e della capacità di stare con gli altri, in un ambiente pensato per essere inclusivo e rispettoso delle singole differenze.
Il lavoro si è svolto in un clima disteso e stimolante, dove il gioco non si è configurato essere unicamente strumento didattico, ma terreno autentico di apprendimento e sperimentazione. La psicomotricità, in questo contesto, ha rappresentato molto più di un'attività motoria: è diventata spazio simbolico, luogo in cui il corpo può esprimere bisogni, emozioni e desideri, spesso difficili da tradurre in parole nei primi anni di vita.
Ampia la partecipazione e positivo il riscontro da parte di istituzioni scolastiche e famiglie, che hanno riconosciuto nel progetto "Così… per Gioco: i folletti dell'Uliveto" un valore aggiunto al percorso educativo quotidiano. In un tempo segnato da iperstimolazione digitale e accelerazione dei ritmi, l'esperienza ha restituito centralità al corpo e al tempo lento dell'apprendimento, contrastando in modo efficace le dinamiche che rischiano di impoverire le relazioni e il benessere nei primi anni di vita.
Il progetto si inserisce all'interno di una collaborazione ormai consolidata tra mondo scolastico e la realtà associativa del territorio, che da oltre dieci anni lavora in rete per promuovere una cultura dell'infanzia centrata sul benessere, sull'ascolto e sul rispetto delle tappe evolutive. Un'esperienza che, oltre ai risultati concreti, rilancia il valore della comunità educante come risposta condivisa ai bisogni dei più piccoli.