
Cronaca
Cavoli a ruba: ancora ladri in fuga e refurtiva recuperata
L'episodio in località Patierno, recuperati 300 chilogrammi. È il secondo tentativo in poche ore
Bitonto - sabato 8 dicembre 2018
14.05
Il Consorzio Custodia Campi di Bitonto ha mandato a monte i piani di alcuni malviventi che avevano portato a termine un furto di cavoli, già il secondo tentativo andato a vuoto in poche ore.
I banditi, infatti, intercettati in località Patierno, al confine fra i territori comunali di Bitonto e Giovinazzo, dal personale di vigilanza campestre hanno optato per abbandonare decine di sacchi, carichi di 300 chilogrammi di cavoli appena rubati, la cui provenienza è al vaglio, dandosi alla fuga a piedi. E le immediate ricerche scattate nella zona per intercettare i malviventi non hanno permesso di riuscire a rintracciare i fuggitivi.
Le indagini, sotto il coordinamento dei Carabinieri della Stazione di Bitonto, ora proseguono per identificare i malviventi ritenuti appartenere ad una vera e propria banda che imperversa in zona (il primo tentativo è avvenuto il 6 dicembre scorso, in località Pezza d'Avena, sventato dalla Vigile Rurale, ndr) razziando il prezioso ortaggio dalle proprietà antiossidanti.
Anche in questo caso il forte sospetto degli inquirenti è che i beni sottratti (in questo caso solo cavolfiori, per un valore di centinaia di euro) sarebbero poi stati venduti sottobanco in qualche bancarella abusiva agli angoli della città di Bitonto.
I banditi, infatti, intercettati in località Patierno, al confine fra i territori comunali di Bitonto e Giovinazzo, dal personale di vigilanza campestre hanno optato per abbandonare decine di sacchi, carichi di 300 chilogrammi di cavoli appena rubati, la cui provenienza è al vaglio, dandosi alla fuga a piedi. E le immediate ricerche scattate nella zona per intercettare i malviventi non hanno permesso di riuscire a rintracciare i fuggitivi.
Le indagini, sotto il coordinamento dei Carabinieri della Stazione di Bitonto, ora proseguono per identificare i malviventi ritenuti appartenere ad una vera e propria banda che imperversa in zona (il primo tentativo è avvenuto il 6 dicembre scorso, in località Pezza d'Avena, sventato dalla Vigile Rurale, ndr) razziando il prezioso ortaggio dalle proprietà antiossidanti.
Anche in questo caso il forte sospetto degli inquirenti è che i beni sottratti (in questo caso solo cavolfiori, per un valore di centinaia di euro) sarebbero poi stati venduti sottobanco in qualche bancarella abusiva agli angoli della città di Bitonto.


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