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Cronaca
Sradicò panchina per vittime di mafia: a processo una 38enne di Bitonto
Il fatto era accaduto il 28 agosto 2024
Bitonto - martedì 23 dicembre 2025
10.11
Il 28 agosto del 2024 Bitonto aveva scoperto che la sua anima "nera", quella oscura, che trama per tornaconto personale, che immagina la città ed alcuni quartieri in particolare come luoghi "propri" e non della collettività, aveva voglia di sfidare le istituzioni.
In piazza Caduti del Terrorismo, infatti, la panchina inaugurata poche ore prima in onore ed in memoria delle vittime di mafia, prima tra tutte Anna Rosa Tarantino, alla presenza del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, era stata divelta.
Un simbolo, appunto, dell'antimafia. A divellere quella panchina a pochi metri da Porta Robustina, hanno appurato poi le indagini del locale Commissariato di Polizia, sarebbe stata una 38enne di Bitonto, dipinta come non lontana dal clan Cipriano, che ora dovrà rispondere di vilipendio e danneggiamento di un emblema dello Stato. E nel processo il Comune di Bitonto è pronto a costituirsi parte civile, dopo aver sporto denuncia. Un segnale chiaro per la legalità, valore non negoziabile.
In piazza Caduti del Terrorismo, infatti, la panchina inaugurata poche ore prima in onore ed in memoria delle vittime di mafia, prima tra tutte Anna Rosa Tarantino, alla presenza del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, era stata divelta.
Un simbolo, appunto, dell'antimafia. A divellere quella panchina a pochi metri da Porta Robustina, hanno appurato poi le indagini del locale Commissariato di Polizia, sarebbe stata una 38enne di Bitonto, dipinta come non lontana dal clan Cipriano, che ora dovrà rispondere di vilipendio e danneggiamento di un emblema dello Stato. E nel processo il Comune di Bitonto è pronto a costituirsi parte civile, dopo aver sporto denuncia. Un segnale chiaro per la legalità, valore non negoziabile.
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