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Politica

Rifiuti: Sannicandro contro il sindaco per la questione Sanb

"Ecco le verità non dette da Abbaticchio"

La mancata partenza della nuova società che dovrebbe occuparsi della gestione dei rifiuti (la Servizi Ambientali Nord Barese) e il commissariamento dell'ARO (Ambito di raccolta ottimale) da parte della Regione proprio a causa dei ritardi, continuano ad essere al centro della campagna elettorale. Con un lungo e dettagliato documento, Emanuele Sannicandro (candidato del centrosinistra) solleva una serie di questioni che tirano in ballo il sindaco Michele Abbaticchio.
"La vicenda della Sanb impone alcune considerazioni e altrettante domande.
Il Sindaco Abbaticchio quasi per vanto ammette di aver chiesto alla Regione Puglia di essere commissariato in quanto socio dell'ARO BA/1 ed implicitamente manifesta l'inadeguatezza a risolvere il problema che ogni amministratore prima o dopo nel corso del suo mandato incontra, ovvero l'affidamento e/o il controllo sul servizio di spazzamento, raccolta e trasporto del servizio di igiene urbana.
Questa è la sostanza dei fatti ma è necessario esaminare nel dettaglio con alcune considerazioni le questioni che alla fine hanno condotto al commissariamento dell'ARO BA/1.
Preliminarmente è il caso di evidenziare che il contratto sottoscritto tra il Comune di Bitonto e l'ASV SpA è scaduto sin dal 31/12/2012 ed è stato nel tempo oggetto di proroghe anche per gli effetti di Ordinanze del Sindaco contingibili e urgenti. Ancora oggi l'ASV è in proroga del contratto.
Prima considerazione. Le ordinanze contingibili e urgenti emanate ai sensi del vigente testo unico ambientale non possono essere utilizzate per la proroga degli affidamenti pubblici di servizi. Tale asserzione deriva da una circolare del Ministero dell'Ambiente.
Non si comprende perchè si sia fatto ricorso a ordinanze contingibili e urgenti per prorogare un contratto ormai scaduto anziché indire una gara ad evidenza pubblica per l'affidamento ad un nuovo gestore del servizio di igiene urbana. I lavoratori dell'ASV impiegati nel settore dei servizi comunali per la gestione dei rifiuti fermo restando la risoluzione del rapporto di lavoro, sarebbero passati direttamente ed immediatamente al nuovo gestore del servizio integrato dei rifiuti, con la salvaguardia delle condizioni contrattuali, collettive e individuali, in atto. Tale operazione poteva essere condotta prima dell'entrata in vigore della nuova disciplina che ha regolamentato la materia dei servizi pubblici di rilevanza economica.
Seconda considerazione. Non corrisponde al vero che l'Amministrazione comunale non avrebbe potuto effettuare gare per l'affidamento del nuovo servizio di igiene urbana così come riportato nell'ultima Ordinanza sindacale dell'01/12/2016. Alcuni Comuni della Regione ancora in regime di proroga dei servizi di igiene urbana hanno avviato e concluso gare "ponte" appaltando i servizi con durate temporali limitate, ovvero fino all'affidamento dei servizi unitari di igiene urbana da parte degli ARO. Questo perchè l'ANAC, in una denuncia, ammonendo la Regione Puglia, riferiva che gli Enti locali con le continue proroghe dei servizi di igiene urbana dimostravano di avere più interesse al mantenimento dello status quo anziché proseguire, pur nel rispetto delle legittime prerogative e degli interessi locali, al raggiungimento di obiettivi sfidanti e migliorativi dello status quo medesimo. La Regione Puglia, fermo restando, i principi costituzionali che affidano ai Comuni precise responsabilità, segnalò agli Enti locali la possibilità di ricorrere alle gare ponte per l'affidamento dei servizi di igiene urbana sconsigliando il ricorso al regime delle proroghe così come denunciato dall'ANAC.
Terza considerazione. L'ANAC (AVCP) in risposta ad un quesito del Comune di Bitonto nella lettera del 19/05/2011 concludeva affermando quanto segue: "Si ritiene pertanto che il Comune di Bitonto debba procedere a nuove procedure di gara ad evidenza pubblica sia per l'affidamento del rinnovo dei servizi attualmente gestiti da ASV sia per l'affidamento dei servizi complementari", ovvero l'Autorità ritenne il contratto stipulato con l'ASV SpA non conforme alle disposizioni normative di settore in quanto nelle procedure di scelta del contraente, al socio privato con il 40% del capitale sociale non sarebbero state e non sono mai state affidate le attività operative del servizio di igiene urbana. La gravità di tale analisi era dunque nota sin dall'insediamento dell'amministrazione Abbaticchio. Era necessario adeguarsi alla normativa comunitaria. L'occasione si presentò con il decreto Monti, la Legge Regionale n. 24/2012 e le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 2147/2012 e n. 2877 del 20/12/2012 che hanno regolamentato la disciplina dei servizi pubblici di rilevanza economica come è il servizio di igiene urbana.
Per gli effetti di tali disposizioni furono costituiti gli Ambiti di Raccolta Ottimali a cui sarebbero state demandate le attività per l'individuazione, mediante gare ad evidenza pubblica, del gestore unico del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani. L'ARO BA/1 composta dai comuni di Bitonto, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi avrebbe contato sulla presenza di tre grandi società di servizi di igiene urbana, l'ASV SpA, società mista pubblico privata, l'ASM SpA, società in house del Comune di Molfetta e l'ASIPU Srl società in house del Comune di Corato. Era dunque ovvio e plausibile che si dovesse puntare ad una società totalmente partecipata da capitale pubblico per l'affidamento in house del servizio unitario, per l'appunto venne costituita la SANB. Gli strumenti, dunque, c'erano per salvare una società solida ed efficiente come l'ASV SpA e i soprattutto la professionalità dei lavoratori.
Quarta considerazione. La costituzione dell'ARO BA/1 e l'approvazione di tutti gli atti propedeutici all'affidamento del servizio di igiene urbana alla società in house, SANB SpA, è avvenuta solamente il 31/12/2014, esattamente dopo due anni dalla scadenza del contratto con l'ASV SpA ma senza aver concretizzato sia il passaggio del personale nella nuova società che l'avvio del servizio unitario di gestione dei rifiuti urbani.
Quinta considerazione. Nell'Ordinanza del Sindaco n. 473 del 01/12/2016 si legge che: "il Presidente della SANB SpA con pec in data 20/10/2015, ha richiesto all'ASV SpA di Bitonto la disponibilità al fitto del ramo di azienda per i servizi di igiene urbana; l'ASV SpA di Bitonto con pec in data 26/10/2015 ha formalizzato l'indisponibilità al fitto e/o cessione del ramo di azienda relativo all'igiene urbana", ovvero non l'Amministrazione comunale ma l'ASV di fatto impediva sia il passaggio del personale nella nuova società in house che l'avvio del servizio unitario di igiene urbana.
Prima domanda. Perché il Sindaco pur sapendo che era urgente procedere alla scelta di un nuovo soggetto pubblico cui affidare il servizio di igiene urbana non ha sollecitato già dal 2014 la nomina di un commissario ad acta per l'ARO BA/1?
Seconda domanda. Perché il Sindaco ha permesso alla ASV SpA di formalizzare un siffatto diniego non esercitando di fatto il dovuto controllo?
Terza domanda. Se l'assemblea dei soci della SANB SpA nella seduta del 31/07/2015 aveva approvato la pianta organica per cui tutti gli atti propedeutici per l'affidamento del servizio di igiene urbana erano stati ormai completati, perché il Sindaco non ha deciso di affidare alla SANB e al personale dell'ASV che sarebbe potuto transitare nella pianta organica della nuova società, il servizio di igiene urbana del Comune di Bitonto?
Conclusione. Il Sindaco dimostri di tutelare gli effettivi interessi della collettività rispondendo agli interrogativi, al fine di evitare che i cittadini di Bitonto possano pensare all'ASV SpA come ad un contenitore di "cariche" e di "incarichi", al fine di evitare, inoltre, il lontano pensiero che con le continue proroghe concesse si sia voluto risarcire il socio privato di un qualcosa che per legge non avrebbe potuto ottenere. E rifletta sul fatto che chiedere ora il commissariamento dell'ARO BA/1 quando il percorso propedeutico all'affidamento del servizio di igiene urbana è già espletato ed è possibile sin da ora affidare ai lavoratori della SANB, ex ASV il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto nel territorio del Comune di Bitonto, significa mettere in discussione il raggiungimento di tali obiettivi facendo assumere ad altri che non hanno cognizione delle dinamiche del territorio e dei suoi aspetti sociali, responsabilità che potrebbero incidere anche sui lavoratori dell'ASV SpA".
Lecito, a questo punto, attendersi una replica da parte del primo cittadino.
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