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Politica

«Il centro di accoglienza per migranti di Bitonto è illegale»

L'onorevole Brescia (M5S) presenta un esposto alla Procura: «È sovraffollato»

Dovrebbe contenere al massimo 25 migranti, ma in realtà dai controlli dell'ASL e dei Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni ne sono stati trovati 100. Si tratta del Centro di Accoglienza Straordinario Maria Cristina di Savoia, realizzato su ordine della Prefettura di Bari, che ha scelto la città e la struttura – oltre che la cooperativa incaricata di gestirla - deputati ad accogliere queste 100 persone in fuga dalla propria terra. A denunciare la situazione è stato il vicepresidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui centri d'accoglienza, Giuseppe Brescia, parlamentare pugliese del Movimento 5 Stelle che alcuni mesi fa aveva effettuato un sopralluogo nel centro. «Constatandone la grave situazione di illegittimità prontamente segnalata a prefettura, ASL e NAS – denunciano i pentastellati pugliesi - nonostante ciò tutto ad oggi sembra essere rimasto immutato tanto da spingere il deputato barese a presentare un esposto ufficiale presso la Procura della Repubblica».


«La situazione del centro bitontino - spiega Brescia - è di una gravità assoluta, a partire dal sovraffollamento della struttura. Una condizione di illegittimità prontamente segnalata e verificata anche da ASL e NAS ma, nonostante ciò, la situazione è rimasta sostanzialmente immutata. Addirittura i NAS pur avendo accertato la situazione di illegalità ci hanno risposto, sostanzialmente, di non poter intervenire adducendo come scusante il fatto che si tratterebbe di una situazione di sovraffollamento diffusa. La stessa Prefettura è stata immediatamente allertata ma, nonostante ciò, nulla è stato fatto anzi, attendiamo ancora risposte dal Prefetto ad una richiesta di chiarimenti inoltrata oltre un mese fa. E' evidente che c'è qualcosa che non funzioni nel meccanismo pugliese dal momento che, altrove come ad esempio in provincia di Avellino, sono stati apposti i sigilli alle strutture che non rispettavano la normativa. Ho dunque presentato un esposto ufficiale presso la Procura della Repubblica affinchè si apra un fascicolo d'indagine sulla intera vicenda e tutti i responsabili, compresi coloro che si sono resi protagonisti di condotte omissive, vengano individuati. Non possiamo costantemente piangere lacrime di coccodrillo - conclude - quando, a causa delle inaccettabili condizioni di vita in questi centri, ci scappa il morto».
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