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Cronaca
Eventi a nero a Bitonto, l'intervento della Guardia di Finanza
Sono state riscontrate assenza di autorizzazioni, inosservanza degli standard di sicurezza, evasione fiscale
Bitonto - mercoledì 6 agosto 2025
9.37 Comunicato Stampa
I Finanzieri del Comando Provinciale Bari, impegnati nell'assicurare un quotidiano controllo economico del territorio, hanno inteso rafforzare il presidio di contrasto all'economia sommersa con la programmazione di ulteriori e mirati interventi che tengono conto della potenziale pericolosità legata al periodo estivo.
In quest'ottica, i militari della Tenenza di Bitonto, unitamente alla Polizia Locale e a funzionari SIAE, con l'ausilio di una squadra dei Vigili del Fuoco, hanno effettuato, nei giorni scorsi, durante le ore serali, l'accesso presso un terreno, nella disponibilità di una società operante nel settore della organizzazione di eventi, insistente nell'agro del Comune di Bitonto, dove risultava venissero organizzati eventi conviviali, allietati anche da intrattenimento musicale, senza che fossero state rilasciate le prescritte autorizzazioni.
L'input, acquisito grazie alla costante attività informativa sviluppata dal personale del Reparto, è stato elaborato attraverso l'utilizzo dei moderni strumenti social. In particolare, è stato possibile individuare esattamente l'area in questione attraverso materiale fotografico presente su Instagram, strumento che restituiva immagini della location attrezzata con aree relax create utilizzando balle di fieno e basi in pellet, riconvertite all'uopo per gli scopi di intrattenimento. I dettagli fotografici così acquisiti sono stati georeferenziati attraverso l'applicativo Google Maps, in modo da individuare la localizzazione esatta dell'area in questione.
All'atto dell'accesso negli spazi adibiti ad intrattenimento, sono stati identificati dodici lavoratori risultati "a nero", intenti a svolgere la propria attività lavorativa e, pertanto, la società si è resa responsabile della violazione di cui all'art. 3, terzo comma del D.L. n. 12/2002, oggetto di comunicazione al competente ispettorato territoriale per il lavoro per l'irrogazione della c.d. maxisanzione per ogni lavoratore non regolarmente assunto.
Inoltre, la società organizzatrice della serata avente in uso il terreno destinato alla location dei vari eventi, pur avendo regolarmente richiesto l'attribuzione della partita I.V.A., non aveva provveduto alla predisposizione di tutti gli altri adempimenti strumentali, quali, ad esempio, l'installazione del misuratore fiscale.
Nel corso del controllo eseguito è emerso che alle diverse decine di avventori presenti, che avevano pagato regolarmente la quota per partecipare all'evento nonché le ulteriori somme per l'acquisto di ulteriori consumazioni, non era stato rilasciato alcun documento fiscale.
Il rappresentante legale della società, inoltre, non è stato in grado di esibire alcuna licenza o autorizzazione all'esercizio dell'attività e, conseguentemente, si è proceduto all'immediata cessazione dell'attività in essere con l'elevazione delle previste sanzioni amministrative; provvedimento necessario proprio a tutela dei clienti non essendo stato verificato, così come previsto in fase di rilascio del provvedimento autorizzativo, il rispetto degli standard di sicurezza richiesti dalla normativa di settore.
Ulteriori e specifiche contestazioni sono state elevate dai funzionari SIAE per l'omessa comunicazione legata alla realizzazione di una serata con l'utilizzo di musica registrata.
I controlli della Guardia di Finanza a contrasto delle attività irregolari nel settore del turismo e dell'intrattenimento continuano, con un'intensificazione nel periodo estivo.
Le attività economiche sconosciute al fisco, intraprese anche con la mancata regolarizzazione dei lavoratori impiegati, pregiudicano gli equilibri economici e finanziari del Paese, in quanto orientate alla riduzione illegale dei costi di "struttura" (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri in danno degli operatori rispettosi delle regole, della collettività e del sistema Paese in generale. Da qui l'importanza dell'azione "chirurgica" di contrasto agli illeciti economico-finanziari svolta dal Corpo su un piano generale e, nello specifico, nei confronti degli operatori non adempienti gli obblighi fiscali/contributivi e in repressione delle forme di abusivismo commerciale più strutturate e insidiose.
In quest'ottica, i militari della Tenenza di Bitonto, unitamente alla Polizia Locale e a funzionari SIAE, con l'ausilio di una squadra dei Vigili del Fuoco, hanno effettuato, nei giorni scorsi, durante le ore serali, l'accesso presso un terreno, nella disponibilità di una società operante nel settore della organizzazione di eventi, insistente nell'agro del Comune di Bitonto, dove risultava venissero organizzati eventi conviviali, allietati anche da intrattenimento musicale, senza che fossero state rilasciate le prescritte autorizzazioni.
L'input, acquisito grazie alla costante attività informativa sviluppata dal personale del Reparto, è stato elaborato attraverso l'utilizzo dei moderni strumenti social. In particolare, è stato possibile individuare esattamente l'area in questione attraverso materiale fotografico presente su Instagram, strumento che restituiva immagini della location attrezzata con aree relax create utilizzando balle di fieno e basi in pellet, riconvertite all'uopo per gli scopi di intrattenimento. I dettagli fotografici così acquisiti sono stati georeferenziati attraverso l'applicativo Google Maps, in modo da individuare la localizzazione esatta dell'area in questione.
All'atto dell'accesso negli spazi adibiti ad intrattenimento, sono stati identificati dodici lavoratori risultati "a nero", intenti a svolgere la propria attività lavorativa e, pertanto, la società si è resa responsabile della violazione di cui all'art. 3, terzo comma del D.L. n. 12/2002, oggetto di comunicazione al competente ispettorato territoriale per il lavoro per l'irrogazione della c.d. maxisanzione per ogni lavoratore non regolarmente assunto.
Inoltre, la società organizzatrice della serata avente in uso il terreno destinato alla location dei vari eventi, pur avendo regolarmente richiesto l'attribuzione della partita I.V.A., non aveva provveduto alla predisposizione di tutti gli altri adempimenti strumentali, quali, ad esempio, l'installazione del misuratore fiscale.
Nel corso del controllo eseguito è emerso che alle diverse decine di avventori presenti, che avevano pagato regolarmente la quota per partecipare all'evento nonché le ulteriori somme per l'acquisto di ulteriori consumazioni, non era stato rilasciato alcun documento fiscale.
Il rappresentante legale della società, inoltre, non è stato in grado di esibire alcuna licenza o autorizzazione all'esercizio dell'attività e, conseguentemente, si è proceduto all'immediata cessazione dell'attività in essere con l'elevazione delle previste sanzioni amministrative; provvedimento necessario proprio a tutela dei clienti non essendo stato verificato, così come previsto in fase di rilascio del provvedimento autorizzativo, il rispetto degli standard di sicurezza richiesti dalla normativa di settore.
Ulteriori e specifiche contestazioni sono state elevate dai funzionari SIAE per l'omessa comunicazione legata alla realizzazione di una serata con l'utilizzo di musica registrata.
I controlli della Guardia di Finanza a contrasto delle attività irregolari nel settore del turismo e dell'intrattenimento continuano, con un'intensificazione nel periodo estivo.
Le attività economiche sconosciute al fisco, intraprese anche con la mancata regolarizzazione dei lavoratori impiegati, pregiudicano gli equilibri economici e finanziari del Paese, in quanto orientate alla riduzione illegale dei costi di "struttura" (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri in danno degli operatori rispettosi delle regole, della collettività e del sistema Paese in generale. Da qui l'importanza dell'azione "chirurgica" di contrasto agli illeciti economico-finanziari svolta dal Corpo su un piano generale e, nello specifico, nei confronti degli operatori non adempienti gli obblighi fiscali/contributivi e in repressione delle forme di abusivismo commerciale più strutturate e insidiose.