Territorio e Ambiente
Discarica "Ecoambiente", ok dalla Regione ai fondi per la sua bonifica
La discarica di via Torre d'Agera inserita tra i siti di secondo grado di intervento prioritario
Bitonto - mercoledì 2 ottobre 2024
L'ex discarica "Ecoambiente" in località via Torre d'Agera, a Bitonto, sarà bonificata. La Giunta regionale, nei giorni scorsi, ha stanziato 75 milioni di euro sul bilancio pluriennale per la dismissione degli impianti di discarica che rappresentano un rischio per la salute e l'ambiente. Di questi fondi, i primi 5 milioni saranno disponibili entro il 2025, e circa 18 milioni nel 2026.
Tra le discariche interessate figura anche "Ecoambiente", perché inserita tra i siti di secondo grado di intervento prioritario. Uno stato di grave pericolosità noto già da tempo, poiché nell'area erano state effettuate alcune analisi tecniche. A margine di queste indagini, poi, lo scorso aprile, il Comune di Bitonto aveva presentato una denuncia-querela alla Procura della Repubblica.
«Danno e disastro ambientale – aveva precisato l'avvocato comunale, Franco Mercutello, in occasione di una conferenza stampa nell'aprile 2024 – non sono le uniche ipotesi di reato contro l'ambiente relative a condotte penalmente rilevanti che potranno emergere in sede di indagine». In base alle analisi condotte dai tecnici la fonte primaria di contaminazione è costituita dal liquido prodotto dai rifiuti conferiti (percolato), che ha determinato, a causa della scarsa tenuta dello strato impermeabile del fondo della discarica, il successivo inquinamento della falda acquifera sotterranea della zona, divenuta pertanto fonte secondaria di contaminazione. Di qui i danni e i pericoli per l'ambiente circostante (acqua e suolo) e le persone.
«La buona notizia è che, grazie alla nostra sollecitazione e al lavoro di pressione che ho condotto personalmente, la discarica di Bitonto è stata inserita tra i siti di secondo grado di intervento prioritario, accelerando così le operazioni di bonifica - ha commentato il sindaco Francesco Paolo Ricci -. Si tratta di un risultato importante per la nostra comunità, che avvicina la possibilità di risolvere un problema ambientale che incide sulla sicurezza e la salute dei cittadini. Continueremo a seguire da vicino questa vicenda, con la consapevolezza che ogni passo in avanti ci porta più vicini alla tutela del nostro territorio».
Tra le discariche interessate figura anche "Ecoambiente", perché inserita tra i siti di secondo grado di intervento prioritario. Uno stato di grave pericolosità noto già da tempo, poiché nell'area erano state effettuate alcune analisi tecniche. A margine di queste indagini, poi, lo scorso aprile, il Comune di Bitonto aveva presentato una denuncia-querela alla Procura della Repubblica.
«Danno e disastro ambientale – aveva precisato l'avvocato comunale, Franco Mercutello, in occasione di una conferenza stampa nell'aprile 2024 – non sono le uniche ipotesi di reato contro l'ambiente relative a condotte penalmente rilevanti che potranno emergere in sede di indagine». In base alle analisi condotte dai tecnici la fonte primaria di contaminazione è costituita dal liquido prodotto dai rifiuti conferiti (percolato), che ha determinato, a causa della scarsa tenuta dello strato impermeabile del fondo della discarica, il successivo inquinamento della falda acquifera sotterranea della zona, divenuta pertanto fonte secondaria di contaminazione. Di qui i danni e i pericoli per l'ambiente circostante (acqua e suolo) e le persone.
«La buona notizia è che, grazie alla nostra sollecitazione e al lavoro di pressione che ho condotto personalmente, la discarica di Bitonto è stata inserita tra i siti di secondo grado di intervento prioritario, accelerando così le operazioni di bonifica - ha commentato il sindaco Francesco Paolo Ricci -. Si tratta di un risultato importante per la nostra comunità, che avvicina la possibilità di risolvere un problema ambientale che incide sulla sicurezza e la salute dei cittadini. Continueremo a seguire da vicino questa vicenda, con la consapevolezza che ogni passo in avanti ci porta più vicini alla tutela del nostro territorio».