Palombaio: il viale è spento, raggiungere il cimitero è un'impresa

Forza Italia Bitonto raccoglie le proteste dei residenti della frazione: «Disinteresse anche per gli interventi minimi»

venerdì 6 marzo 2020 12.45
Un cimitero lontano dal centro abitato, raggiungibile solo percorrendo a piedi o in bici una pericolosa strada provinciale, il cui passaggio è diventato un vero e proprio terno al lotto nelle ore serali, visto che da tempo i pali della pubblica illuminazione sono spenti. È questa la situazione denunciata dalla locale sezione di Forza Italia che ha raccolto il malcontento dei residenti della frazione bitontina di Palombaio.

«Raggiungere il cimitero di Palombaio è un vero rischio – scrivono in una nota i forzisti - soprattutto a piedi. Non c'è illuminazione pubblica e non ci sono marciapiedi su via Aspromonte, perché nessuno si preoccupa di riparare i lampioni guasti nonostante le ripetute segnalazioni al Comune».
Per il referente di Palombaio di Forza Italia, Domenico Sblano: «Come sempre, noi delle frazioni veniamo trattati da cittadini di serie B e i nostri bisogni vengono ignorati. Soprattutto gli anziani, che sono i frequentatori più assidui del cimitero, lamentano la pericolosità della strada che sono obbligati a percorrere per arrivarci, per lo più a piedi o in bicicletta. Si rischia di diventare facili birilli per auto e moto».
«Per l'ennesima volta – aggiunge il consigliere comunale forzista, Carmela Rossiello – ci troviamo a dover raccogliere le proteste quasi rassegnate dei cittadini, per la mancata manutenzione di servizi pubblici essenziali come l'illuminazione stradale. Tanto disinteresse da parte di chi ci amministra, anche per interventi minimi come la sostituzione di lampade e pali rotti, lascia davvero senza parole».
«Chiediamo all'amministrazione Abbaticchio di intervenire subito a Palombaio – concludono da FI Bitonto - per ripristinare l'illuminazione e mettere in sicurezza il viale del cimitero, programmando la realizzazione dei marciapiedi. Il problema è stato fatto presente più volte, ma invano. Quanti anni ancora dovranno aspettare i residenti per vedere la luce?».