Discarica: Sinistra Italiana Bitonto fa il punto della situazione

Prodotte alla Città Metropolitana le osservazioni di Italia Nostra sulla Valutazione di Impatto Ambientale

mercoledì 12 gennaio 2022
A cura di La redazione
La discarica FER.LIVE nell'agro di Bitonto non s'ha da fare.
Lo hanno ribadito con forza associazioni, movimenti e partiti locali che si sono opposti alla sua realizzazione e che in questi mesi stanno lottando contro l'ottenimento della Viabilità di Impatto Ambientale della società.
Tra i partiti più attivi c'è certamente Sinistra Italiana Bitonto, che nelle scorse ore ha fatto il punto della situazione, cercando di riassumere le osservazioni di Italia Nostra Bari prodotte dinnanzi alla Città Metropolitana.

LE OSSERVAZIONI DI ITALIA NOSTRA
«L'associazione nazionale Italia Nostra – Sez. di Bari, nell'ambito del procedimento FER.LIVE in corso presso la Città Metropolitana ha inviato le proprie osservazioni agli uffici preposti - si legge in un comunicato della segreteria cittadina di SI - Rimarcando il concetto che ancora non è noto se l'Autorità competente del medesimo Ente in materia di VIA, abbia o meno ritenuto sostanziali, ai sensi dell'art. 5, co. 1, lett. l-bis del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., le modifiche apportate al progetto oggetto di giudizio positivo di compatibilità ambientale, Italia Nostra ha evidenziato una serie di criticità escludenti la possibilità di realizzare la discarica in località Colaianni.
Gli aspetti escludenti - spiegano ancora da Sinistra Italiana Bitonto - sono essenzialmente tre a cui si aggiungono ulteriori otto criticità afferenti carenze documentali e/o informazioni che non permetterebbero la definizione di un giudizio positivo circa la localizzazione e la realizzazione della discarica di rifiuti speciali. Le criticità escludenti sono di natura tecnico-amministrativa, urbanistica e geologica/geotecnica. Con la modifica progettuale del 16/11/2020 la FER.LIVE ha trasformato la discarica mista di rifiuti speciali inorganici e organici in una discarica dedicata ai soli rifiuti organici, elevando la produzione di biogas e percolato».

La deduzione è facile ed affonda la sua ratio in una lacuna evidente nella documentazione: «Dunque - si legga ancora nella nota -, 600 tonnellate giornaliere di rifiuti conferibili in discarica diventerebbero solo di natura biodegradabile con incrementi sostanziali di emissioni odorigene. Occorreva, una nuova valutazione dell'impatto ambientale prodotto da tale modifica!»

ULTERIORI CRITICITÀ
«Il giudizio positivo di compatibilità ambientale rilasciato con la determinazione dirigenziale n. 858 del 30/12/2011 e successivamente confermato con la determinazione dirigenziale n. 3346 del 14/06/2017 dalla Città Metropolitana conteneva la prescrizione riguardante il parere urbanistico del Comune di Bitonto, che sia in sede di conferenza di servizi dell'11 dicembre 2012, sia con deliberazione di Giunta Comunale n. 48 del 13/03/2013 è stato reso negativo ai sensi delle vigenti norme tecniche di attuazione del PRG.
Nella documentazione depositata agli atti della Città Metropolitana - spiegano da Sinistra Italiana - si legge che i fronti di scavo della cava si presentano alterati e in condizioni di incipiente instabilità. Le discariche per rifiuti speciali non pericolosi per quanto disposto dall'allegato 1 al D. Lgs. n. 36/2003 e ss.mm.ii. non vanno ubicate in aree dove i processi geologici superficiali quali frane e instabilità dei pendii potrebbero compromettere l'integrità della discarica. La lotta contro la realizzazione della discarica è ancora lunga ma con il contributo di tutti riusciremo ad evitare la distruzione di "Lama di Macina"!», è la conclusione a cui giunte la segreteria cittadina.