Tuffo da via Marina
Tuffo da via Marina
Cronaca

Pericolosi tuffi dall'alto: la sfida di ragazzi bitontini che può diventare tragedia

Indignazione a Giovinazzo. Allertate le istituzioni locali.

Ancora una sfida, lanciata via social da adolescenti; ancora una tragedia sfiorata per incoscienza; ancora assenza di controlli da parte dei genitori.

Un gruppo di ragazzini bitontini nello scorso fine settimana ha dato vita a tuffi ripetuti da via Marina e da Palazzo Vescovile (dove sarebbe vietato salire) a Giovinazzo, con sprezzo del pericolo ed evidenziando una incoscienza totale. Incoscienza unita ad ignoranza che potrebbe costar cara, se dovessero ripetersi le scene che vedete immortalate in video da diversi giovinazzesi e da turisti (uno sotto il nostro scritto). Tanti i cittadini e le cittadine che hanno allertato Carabinieri e Polizia Locale.

La sfida dei tuffi da altezze notevoli, a scimmiottare i professionisti della specialità, è nata su Instagram e poteva diventare tragedia, con ragazzi giovanissimi che avrebbero potuto patire conseguenze permanenti, se non addirittura perdere la vita. Poco distante c'è un enorme scoglio sottostante le Sale del Bastione, in parte sotto il pelo dell'acqua. Chiamati a smetterla - ci hanno raccontato testimoni - si sono rivolti con scortesia, per usare un eufemismo. Ennesimo biglietto da visita che appiccica etichette all'intera città di Bitonto, ennesima piccola grande vergogna per colpa di pochissimi.

C'è bisogno pertanto di una riflessione collettiva e che i genitori di questi ragazzini si assumano responsabilità, perché non può sempre essere colpa della società, dei social, dei contesti in cui si vive. E alcune persone che sono rimaste inermi ad osservarli avrebbero forse potuto fare di più. L'auspicio è che non accada nuovamente nel prossimo fine settimana. La tragedia sarebbe dietro l'angolo, basterebbe pochissimo.

  • Tuffi ragazzi Bitonto
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