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Cronaca

Il paziente non aspetta il suo turno, medico di famiglia picchiato a Bitonto

Frattura alla mano per il professionista colpito nel suo studio di via Vacca. Allarme Fimmg, Calabrese: «Episodi gravi, s'intervenga»

Pazienti e medici in affanno: questo lo scenario in cui si presenta la sanità in Puglia. Risultato, nervosismi dei pazienti e stress dei medici che diventano vittime delle proteste degli utenti. È avvenuto a Bitonto a fine dicembre, quando un medico, Giulio Minoretti, è stato aggredito da un 50enne in attesa di essere assistito.

L'uomo non voleva aspettare il suo turno e avrebbe aggredito il medico che ha riportato la frattura ad una falange della mano destra. «Esprimo piena solidarietà a nome mio e della Federazione italiana medici di medicina generale al collega che è stato aggredito da un paziente», ha dichiarato Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari, commentando la notizia dell'assurda violenza subita da un medico di famiglia di Bitonto da un paziente che lo avrebbe insultato e infine aggredito.

L'episodio di cronaca è avvenuto prima di Natale quando l'uomo si è presentato nello studio medico, in via Vacca: c'era un po' di gente in coda, fra prenotazioni e accettazioni di visite, ma lui pretendeva di essere visitato senza alcuna prenotazione e servito subito. Il medico, richiamato dal vociare, è uscito dall'ambulatorio e ha cercato di tranquillizzare l'uomo, agitato, promettendogli di visitarlo comunque. Ma lui, nonostante la sua rassicurazione, avrebbe cominciato ad insultarlo.

Non è finita qui: nonostante avesse ricevuto dal medico rassicurazioni che sarebbe stato visitato di lì a breve, il paziente, in un accesso d'ira, lo avrebbe preso a calci, provocandogli la frattura ad una falange della mano destra, rivolta verso l'aggressore nel tentativo di schivare i colpi. Il personale dell'ambulatorio, a quel punto, ha chiamato il 113: gli agenti del Commissariato, giunti sul posto, lo hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bari per lesioni.

«Episodi di questo genere, magari con conseguenze meno gravi e spesso non denunciati, continuano a ripetersi - ha continuato Calabrese - la sicurezza degli operatori sanitari è un'emergenza che non si è mai risolta. Semplicemente, è stata dimenticata per un po' dai media. Non possiamo però attendere il caso tragico per ricordarcene». Lo stress di pazienti e medici èun dato comprensibile viste le condizioni dei presidi sanitari e le tante preoccupazioni che investono gli utenti.

Problemi però risolvibili a livello nazionale, almeno stando alla spiegazione del segretario barese della Fimmg che chiede «la piena applicazione della legge sulla sicurezza degli operatori sanitari, soprattutto - ha detto Calabrese - in riferimento alla procedibilità d'ufficio, sgravando gli operatori dalla denuncia dell'episodio».
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