
Cronaca
Incastrato dalle telecamere, preso ladro seriale: anche un furto in chiesa
Un 38enne, arrestato dai Carabinieri, è finito in carcere. Presa di mira anche la parrocchia di Sant'Andrea Apostolo
Bitonto - lunedì 2 giugno 2025
Nel casellario di Carmine Sorresso, di Bitonto, sono noti i suoi precedenti specifici, e l'elenco è destinato ad allungarsi ora che gli vengono attribuite nuove azioni (è accusato, fra gli altri, di furto aggravato e di rapina) in una chiesa e ai danni di due persone. Dallo scorso 15 maggio, infatti, il 38enne si trova in carcere, a Bari.
All'uomo è stata notificata un'ordinanza cautelare della giudice per le indagini preliminari del Tribunale barese, Ilaria Casu, che ha condiviso il quadro accusatorio emerso dalle indagini dei Carabinieri della locale Stazione, i quali l'hanno identificato dopo avere visionato i filmati di videosorveglianza. Il primo episodio risale al 30 dicembre 2024 quando si sarebbe impossessato di «una cassettina delle offerte, contenente circa 20 euro, detenuta nella chiesa di Sant'Andrea Apostolo».
Risale, invece, al 19 gennaio scorso, in via Matteotti, il furto di «un borsello, contenente 250 euro e una carta bancomat», di un uomo, poi usata «indebitamente» per «acquistare frutta per 40 euro». Nell'ultimo caso, avvenuto il 20 gennaio scorso in via Urbano, «mediante violenza» - per questo risponde di lesioni personali -, avrebbe pure «strappato dalle mani» di una donna «la sua borsa contenente 500 euro, con una forza tale da cagionarle una frattura del dito della mano destra».
Nel corso dell'interrogatorio di garanzia che s'è svolto alcuni giorni fa, alla presenza dell'avvocato difensore Giuseppe Galliani, l'indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per la giudice, che ha riconosciuto i «gravi indizi di colpevolezza», sussiste «senz'altro un concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato».
All'uomo è stata notificata un'ordinanza cautelare della giudice per le indagini preliminari del Tribunale barese, Ilaria Casu, che ha condiviso il quadro accusatorio emerso dalle indagini dei Carabinieri della locale Stazione, i quali l'hanno identificato dopo avere visionato i filmati di videosorveglianza. Il primo episodio risale al 30 dicembre 2024 quando si sarebbe impossessato di «una cassettina delle offerte, contenente circa 20 euro, detenuta nella chiesa di Sant'Andrea Apostolo».
Risale, invece, al 19 gennaio scorso, in via Matteotti, il furto di «un borsello, contenente 250 euro e una carta bancomat», di un uomo, poi usata «indebitamente» per «acquistare frutta per 40 euro». Nell'ultimo caso, avvenuto il 20 gennaio scorso in via Urbano, «mediante violenza» - per questo risponde di lesioni personali -, avrebbe pure «strappato dalle mani» di una donna «la sua borsa contenente 500 euro, con una forza tale da cagionarle una frattura del dito della mano destra».
Nel corso dell'interrogatorio di garanzia che s'è svolto alcuni giorni fa, alla presenza dell'avvocato difensore Giuseppe Galliani, l'indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per la giudice, che ha riconosciuto i «gravi indizi di colpevolezza», sussiste «senz'altro un concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato».