furto al Citt degli Ulivi
furto al Citt degli Ulivi
Cronaca

Ignoti devastano gli spogliatoi del Bitonto allo stadio

L'assessore Nacci: «Danneggiata la casa di tutti». Forza Italia: «Atto vergognoso»

Un atto vergognoso ma soprattutto autolesionistico visto che ad essere stata presa di mira è una struttura che appartiene anche a chi l'ha devastata. C'è amarezza e frustrazione il giorno dopo il vile attacco ricevuto dalla società sportiva dell'USD Bitonto, la squadra di calcio cittadina impegnata in un difficile ed entusiasmante campionato di calcio con l'obiettivo dichiarato di tentare l'approdo alla serie C, mai raggiunta in tutta la storia del sodalizio sportivo.

Nella notte tra domenica e lunedì, infatti, si sono introdotti negli spogliatoi e nei locali che la squadra utilizza all'interno dello stadio comunale Città degli Ulivi ed hanno devastato tutto quello che hanno potuto, con l'intenzione di simulare un furto. Ad essere stati rubati sono stati, infatti, solo alcuni palloni e delle divise da calcio. Troppo poco per giustificare la devastazione che ne è poi derivata: un muro sventrato, serramenti in ferro sfondati, sui muri interni anche scritte derisorie con la vernice spray "Forza Bitonto".
Sullo sfondo, la coincidenza di questo "furto" insensato col momento di appannamento della squadra in campionato, che dopo essere stata in vetta a 5 punti dalla seconda, ha visto ridurre il suo vantaggio a una sola lunghezza dopo alcune partite sottotono rispetto allo splendido campionato fin qui disputato.

«Mi chiedo cosa pensassero di trovare – è stato il commento incredulo dell'assessore Domenico Nacci - hanno rubato dentro casa propria, ma forse questi indicibili soggetti non sanno nemmeno che lo Stadio è la casa "sportiva" per eccellenza di tutti gli appassionati. Potevano trovare solo il sudore dei ragazzi, la passione del presidente e dei suoi collaboratori, il lavoro dell'instancabile Gianni. La mia solidarietà alla squadra, al gestore, ai tifosi veri che sostengono la squadra».
«Chiaramente non accade solo a Bitonto - ha aggiunto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - Anzi. Accade ovunque. Ma proprio per questo il nostro orgoglio avrebbe dovuto spingere CHIUNQUE a fermarsi difronte ad alcuni confini. Avete rubato nelle scuole, nello stadio, nel vostro stesso palazzo comunale. Avete fatto piangere tifosi, bambini, donne e uomini che credono ancora nello Stato. Avete scritto su Facebook sbraitando su qualunque cosa ma non avete mai fermato il primitivo senso di distruzione fine a se stesso. I vostri diritti sono garantiti dalla legge, ma non sono riconosciuti da una Comunità che ne ha piene le tasche del vostro agire. Sappiate che quando passate lasciate dietro di voi solo una catena di insulti e maledizioni. Avete rinnegato la vostra Patria. Quindi potete affermare di non averla. Solidarietà al Bitonto calcio, al suo Presidente, al suo staff, a tutti i cittadini che, ancora una volta, pagheranno di tasca propria i vostri misfatti».

Sulla vicenda si sono espressi anche i militanti di Forza Italia e il consigliere comunale di riferimento, Carmela Rossiello con il consigliere regionale Domenico Damascelli: «Siamo sconcertati. I malviventi che si sono introdotti nel magazzino per svaligiarlo, dopo aver seminato distruzione e sporcizia al loro passaggio, hanno arrecato danno non solo alla società di calcio ma all'intera comunità di Bitonto».
«Violare un luogo collettivo, che forse andrebbe curato e custodito meglio, e che rappresenta i nostri colori e il nostro orgoglio sportivo – ha detto Damascelli - è un atto davvero vergognoso. Più del danno materiale, quel che indigna è la sfrontatezza di questi balordi».
«Divertirsi a distruggere ciò che gli altri faticosamente costruiscono è un gesto da vigliacchi», ha aggiunto la Rossiello.
«Esprimiamo vicinanza e solidarietà alla società neroverde - concludono gli attivisti - e confidiamo nel lavoro delle forze dell'ordine affinché i responsabili siano presto identificati».
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