
Vita di città
Gruppo di cittadini disabili al sindaco: «Ogni giorno tante difficoltà per strada»
La lettera indirizzata a Ricci
Bitonto - venerdì 18 luglio 2025
Di seguito pubblichiamo integralmente la lettera che un gruppo di cittadini disabili, guidati da Domenico Rucci, hanno redatto e inviato all'attenzione del sindaco Francesco Paolo Ricci per denunciare una «cultura stradale cittadina totalmente disattenta nei confronti delle persone con disabilità».
«Egregio Sig. Sindaco Francesco Paolo Ricci, Le scriviamo in qualità di cittadini di Bitonto e, in particolare, come persone con disabilità grave, alcune delle quali in carrozzina elettrica, per portare alla Sua attenzione una situazione insostenibile e profondamente lesiva della nostra dignità e del nostro diritto a vivere una vita piena e autonoma nella nostra città. Bitonto, purtroppo, presenta una cultura stradale totalmente disattenta nei confronti delle persone con disabilità. Quotidianamente, ci troviamo ad affrontare ostacoli insormontabili a causa dell'inciviltà di automobilisti indisciplinati che occupano costantemente gli scivoli dedicati. Questa situazione non è solo un disagio, ma una vera e propria limitazione della nostra libertà di movimento, che ci confina e ci impedisce di svolgere le più basilari attività quotidiane e di partecipare pienamente alla vita sociale.
Pensiamo che queste persone si arroghino il diritto di limitare la vita dei disabili, e la situazione è aggravata dalla percezione diffusa che le forze dell'ordine, in particolare i vigili urbani, siano meno presenti e meno propensi a sanzionare le infrazioni in determinate fasce orarie. Ci risulta che dalle 23:00-23:30 in poi, i vigili smontino dal loro turno, e questo porta a parcheggi selvaggi, dato che l'assenza di controlli rende i trasgressori impuniti. Ma questa impunità, purtroppo, si verifica anche di giorno, poiché molti automobilisti sono consapevoli che la peggiore conseguenza sarà un semplice rimprovero verbale, una "sgridata" che non si traduce mai in una multa.
Il diritto di una persona disabile a condurre una vita piena e sociale è inalienabile. Non chiediamo privilegi, ma il rispetto dei nostri diritti fondamentali. Personalmente, ho avuto modo di constatare l'entità del problema percorrendo il tratto dalla stazione centrale di Bitonto a Porta Baresana: un numero incredibile di scivoli occupati, un record che testimonia la gravità della situazione. Comprendiamo che la prevenzione e la sensibilizzazione siano strumenti importanti, e non intendiamo sottovalutarli. Anzi, mi rendo disponibile in prima persona a realizzare messaggi e video, anche ironici, per sensibilizzare la cittadinanza ad un atteggiamento più attento e rispettoso nei confronti delle persone con disabilità. Tuttavia, la realtà ci ha dimostrato che la situazione a Bitonto è degenerata al punto da richiedere un intervento più incisivo.
Per questo motivo, un mio amico, Cosimo Desantis, anche lui con disabilità, ha proposto un'idea concreta e immediatamente applicabile: dotare i vigili urbani di una SIM con WhatsApp attraverso la quale possano ricevere segnalazioni da parte dei cittadini. È fondamentale precisare che non sarebbe il disabile a sostituirsi al vigile o a emettere sanzioni. La constatazione della contravvenzione al Codice della Strada resta di esclusiva competenza dei vigili urbani, i quali, ricevuta la segnalazione, potranno trovare i mezzi a loro più confacenti e opportuni per constatare, secondo la legge, la violazione e procedere con la relativa sanzione. Questa soluzione, già adottata con successo in altri comuni, non solo rappresenterebbe un deterrente efficace contro le infrazioni, ma contribuirebbe anche a rimpinguare le casse comunali. Inizialmente, avrei preferito una modalità più "morbida", ma l'attuale degenerazione del problema mi ha convinto che, purtroppo, colpire il portafogli di queste persone sia l'unico modo per educarle e far loro comprendere la gravità delle loro azioni.
Confidiamo nel Suo senso di responsabilità e nella Sua ferma volontà di intervenire per ripristinare il rispetto delle regole e garantire a tutti i cittadini, compresi noi, il diritto a muoversi liberamente e in sicurezza nella nostra città. Restiamo a Sua completa disposizione per un incontro al fine di discutere ulteriormente queste proposte e collaborare per trovare soluzioni concrete».
«Egregio Sig. Sindaco Francesco Paolo Ricci, Le scriviamo in qualità di cittadini di Bitonto e, in particolare, come persone con disabilità grave, alcune delle quali in carrozzina elettrica, per portare alla Sua attenzione una situazione insostenibile e profondamente lesiva della nostra dignità e del nostro diritto a vivere una vita piena e autonoma nella nostra città. Bitonto, purtroppo, presenta una cultura stradale totalmente disattenta nei confronti delle persone con disabilità. Quotidianamente, ci troviamo ad affrontare ostacoli insormontabili a causa dell'inciviltà di automobilisti indisciplinati che occupano costantemente gli scivoli dedicati. Questa situazione non è solo un disagio, ma una vera e propria limitazione della nostra libertà di movimento, che ci confina e ci impedisce di svolgere le più basilari attività quotidiane e di partecipare pienamente alla vita sociale.
Pensiamo che queste persone si arroghino il diritto di limitare la vita dei disabili, e la situazione è aggravata dalla percezione diffusa che le forze dell'ordine, in particolare i vigili urbani, siano meno presenti e meno propensi a sanzionare le infrazioni in determinate fasce orarie. Ci risulta che dalle 23:00-23:30 in poi, i vigili smontino dal loro turno, e questo porta a parcheggi selvaggi, dato che l'assenza di controlli rende i trasgressori impuniti. Ma questa impunità, purtroppo, si verifica anche di giorno, poiché molti automobilisti sono consapevoli che la peggiore conseguenza sarà un semplice rimprovero verbale, una "sgridata" che non si traduce mai in una multa.
Il diritto di una persona disabile a condurre una vita piena e sociale è inalienabile. Non chiediamo privilegi, ma il rispetto dei nostri diritti fondamentali. Personalmente, ho avuto modo di constatare l'entità del problema percorrendo il tratto dalla stazione centrale di Bitonto a Porta Baresana: un numero incredibile di scivoli occupati, un record che testimonia la gravità della situazione. Comprendiamo che la prevenzione e la sensibilizzazione siano strumenti importanti, e non intendiamo sottovalutarli. Anzi, mi rendo disponibile in prima persona a realizzare messaggi e video, anche ironici, per sensibilizzare la cittadinanza ad un atteggiamento più attento e rispettoso nei confronti delle persone con disabilità. Tuttavia, la realtà ci ha dimostrato che la situazione a Bitonto è degenerata al punto da richiedere un intervento più incisivo.
Per questo motivo, un mio amico, Cosimo Desantis, anche lui con disabilità, ha proposto un'idea concreta e immediatamente applicabile: dotare i vigili urbani di una SIM con WhatsApp attraverso la quale possano ricevere segnalazioni da parte dei cittadini. È fondamentale precisare che non sarebbe il disabile a sostituirsi al vigile o a emettere sanzioni. La constatazione della contravvenzione al Codice della Strada resta di esclusiva competenza dei vigili urbani, i quali, ricevuta la segnalazione, potranno trovare i mezzi a loro più confacenti e opportuni per constatare, secondo la legge, la violazione e procedere con la relativa sanzione. Questa soluzione, già adottata con successo in altri comuni, non solo rappresenterebbe un deterrente efficace contro le infrazioni, ma contribuirebbe anche a rimpinguare le casse comunali. Inizialmente, avrei preferito una modalità più "morbida", ma l'attuale degenerazione del problema mi ha convinto che, purtroppo, colpire il portafogli di queste persone sia l'unico modo per educarle e far loro comprendere la gravità delle loro azioni.
Confidiamo nel Suo senso di responsabilità e nella Sua ferma volontà di intervenire per ripristinare il rispetto delle regole e garantire a tutti i cittadini, compresi noi, il diritto a muoversi liberamente e in sicurezza nella nostra città. Restiamo a Sua completa disposizione per un incontro al fine di discutere ulteriormente queste proposte e collaborare per trovare soluzioni concrete».