Un carcere
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Cronaca

Cellulari e sim nascosti in cella, fra gli indagati un 22enne di Bitonto

Si tratta dell'ex pugile Fabio Giampalmo, accusato di aver ucciso a pugni Paolo Caprio. 17, in totale, gli indagati

Nelle loro celle nascondevano i cellulari e le sim, intestate a soggetti fittizi, per poter comunicare più facilmente con l'esterno, e in particolare con i loro cari. Dal 9 agosto al 9 novembre 2022 sono state documentate decine di telefonate dalla casa circondariale di Bari a mogli, sorelle e mamme di 17 detenuti, ora indagati.

L'ultima inchiesta, coordinata dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Desirèe Digeronimo, riguarda 17 reclusi e una dottoressa di Terlizzi in servizio nel penitenziario il giorno in cui la perquisizione in una cella di due detenuti rilevò la presenza dei cellulari. Tra gli indagati, c'è il 22enne bitontino Fabio Giampalmo, accusato di aver ucciso a pugni Paolo Caprio, l'imbianchino morto dopo aver battuto la testa a seguito della caduta per i colpi sferrati in pieno viso.

Di tutti questi 17 detenuti, fino ad alcuni mesi fa in cella a Bari e poi molti trasferiti o scarcerati, gli investigatori hanno accertato l'uso indebito di telefoni cellulari. I dispositivi furono sequestrati in una perquisizione il 14 ottobre 2022. Gli agenti scoprirono due telefoni e sei sim intestate a soggetti fittizi. Le prime telefonate illecite rilevate dalla analisi dei tabulati risalgono a poco più di due mesi prima. Le ultime, però, sono anche successive al sequestro degli apparecchi telefonici.

A tutti gli indagati, la Procura della Repubblica di Bari ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ora i 18 destinatari del provvedimento - i 17 reclusi e la dottoressa - avranno adesso 20 giorni per chiedere di essere interrogati o depositare memorie prima che la Procura valuti la richiesta di processo.
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