
Cronaca
Bitonto piange il preside Michele Giorgio
Il cordoglio del sindaco Ricci
Bitonto - domenica 13 luglio 2025
14.58
Si è spento il professor Michele Giorgio, straordinario docente di storia e filosofia, punto di riferimento per la cultura e per la formazione di migliaia di giovani a Bitonto, preside amatissimo.
Un lutto che ha colpito non solo i suoi cari e gli amici, ma l'intera rete scolastica e la città. Di seguito il cordoglio del sindaco Francesco Paolo Ricci apparso anche sui canali social ufficiali:
«Un giorno triste per la nostra Comunità.
Piangiamo il Preside Michele Giorgio, lo piangono i suoi docenti, il suo personale non docente, lo piangono i suoi tanti studenti.
Lo piange il terzo settore, la politica, la cultura, il sociale, l'Università.
Una delle menti più luminose e uno dei cuori più generosi della Città e non solo.
Con lui se ne va un pezzo importante della nostra storia.
Docente di Storia e Filosofia, dirigente scolastico, scrittore, studioso appassionato, amministratore lungimirante ha dedicato tutta la sua vita alla formazione, al pensiero critico, alla crescita delle persone.
Ha lasciato un'impronta indelebile: come consigliere comunale, come assessore alla cultura, come instancabile promotore di iniziative culturali e sociali sempre e soltanto per il bene della città. È stato tra i fondatori dell'Università dell'anziano di Bitonto e ha guidato per anni la Pastorale della cultura della diocesi di Bari-Bitonto.
Oltre al legame di parentela, per me, il Preside Giorgio, è stato un punto di riferimento nel mio percorso politico sin da quando mi iscrissi al Partito Popolare Italiano di cui fu un autorevole rappresentante non solo locale. Per tutti un amico sincero, una voce saggia che non ha mai smesso di incoraggiarci, di consigliarci, di spronarci a credere nella forza dell'impegno e del servizio per la collettività. Porterò con me il privilegio di averlo conosciuto anche al di fuori della famiglia e il dovere morale di onorare il suo esempio.
Alla moglie Rosa, ai suoi figli Bettina, Agostino e Sabina, ai generi e nuora, ai suoi adorati nipoti, a tutti gli altri familiari ed ai tanti che gli hanno voluto bene, va il mio personale abbraccio e quello della Città tutta che in questo momento rappresento.»
Un lutto che ha colpito non solo i suoi cari e gli amici, ma l'intera rete scolastica e la città. Di seguito il cordoglio del sindaco Francesco Paolo Ricci apparso anche sui canali social ufficiali:
«Un giorno triste per la nostra Comunità.
Piangiamo il Preside Michele Giorgio, lo piangono i suoi docenti, il suo personale non docente, lo piangono i suoi tanti studenti.
Lo piange il terzo settore, la politica, la cultura, il sociale, l'Università.
Una delle menti più luminose e uno dei cuori più generosi della Città e non solo.
Con lui se ne va un pezzo importante della nostra storia.
Docente di Storia e Filosofia, dirigente scolastico, scrittore, studioso appassionato, amministratore lungimirante ha dedicato tutta la sua vita alla formazione, al pensiero critico, alla crescita delle persone.
Ha lasciato un'impronta indelebile: come consigliere comunale, come assessore alla cultura, come instancabile promotore di iniziative culturali e sociali sempre e soltanto per il bene della città. È stato tra i fondatori dell'Università dell'anziano di Bitonto e ha guidato per anni la Pastorale della cultura della diocesi di Bari-Bitonto.
Oltre al legame di parentela, per me, il Preside Giorgio, è stato un punto di riferimento nel mio percorso politico sin da quando mi iscrissi al Partito Popolare Italiano di cui fu un autorevole rappresentante non solo locale. Per tutti un amico sincero, una voce saggia che non ha mai smesso di incoraggiarci, di consigliarci, di spronarci a credere nella forza dell'impegno e del servizio per la collettività. Porterò con me il privilegio di averlo conosciuto anche al di fuori della famiglia e il dovere morale di onorare il suo esempio.
Alla moglie Rosa, ai suoi figli Bettina, Agostino e Sabina, ai generi e nuora, ai suoi adorati nipoti, a tutti gli altri familiari ed ai tanti che gli hanno voluto bene, va il mio personale abbraccio e quello della Città tutta che in questo momento rappresento.»