Ancora in fiamme il bar incendiato a Bitonto poco prima dell'inaugurazione

Ignoti avevano appiccato un rogo a metà aprile. La città pronta a sostenere le imprenditrici: «Aprite un conto e vi aiuteremo»

sabato 20 luglio 2019 07.30
Due incendi nel giro di tre mesi nello stesso bar; un secondo bar dato alle fiamme a maggio. Non c'è pace a Bitonto per le attività commerciali di nuova apertura, prese di mira con ogni probabilità da taglieggiatori senza scrupoli che non hanno alcuna remora a distruggere il frutto del duro lavoro di tanti imprenditori locali.

L'ultimo episodio questa notte, ai danni di un bar in piazza monsignor Marena, già dato alle fiamme a metà aprile, ad alcuni giorni dalla sua riapertura, poco prima che venisse inaugurato. In quel caso i Vigili del Fuoco e gli uomini del Commissariato di P.S. di Bitonto constatarono la manomissione della serratura di ingresso, un aspetto che definiva senza dubbio come il rogo fosse stato causato da ignoti intenzionalmente.

Doloso, quasi certamente, anche questo secondo episodio che ancora una volta ha scosso il sonno dei residenti della zona, ma soprattutto dei gestori. I Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta e i Carabinieri della locale Stazione sono intervenuti tempestivamente poco dopo l'innesco delle fiamme, avvenuto alle ore 03.45 del mattino, ma i danni restano ingenti.

«Incontrai i ragazzi un mese fa dopo la loro prima sventura - ha raccontato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - mi assicurarono di non aver mai ricevuto richieste illecite. A questo punto, devo pensare si tratti di vandalismo premeditato con scopi di natura personale che, sono certo, verranno scoperti dagli organi inquirenti. A loro va il nostro augurio di tenere la barra dritta e di avere fiducia nella giustizia. So che è difficilissimo in questo momento».

«Vorrei esprimere la solidarietà e la sentita vicinanza di tutti i miei associati Confcommercio - ha detto Cristina Lovascio, referente locale dell'associazione - che mi hanno contattato questa mattina per manifestare il loro desiderio di far arrivare ai colleghi interessati il proprio messaggio di solidarietà. L'invito è a non demordere. Alle autorità, invece, ad intervenire».

In tanti, nel frattempo, chiedono l'avvio di una gara di solidarietà per aiutare la giovane titolare dell'esercizio commerciale. «Tutta la città si unisca e sostenga questa ragazza» scrivono sui social i concittadini della giovane imprenditrice. «Facciamo vedere ai responsabili che non vogliono vedere aperto questo bar che loro non contano niente: venga aperto un conto e tutta la città la aiuterà».