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Cronaca
Uccisa a forbiciate a Mariotto: disposta la perizia psichiatrica per il marito
Lucia Chiapperini è stata uccisa il 18 aprile scorso. La Corte di Assise di Bari ha disposto il trasferimento dal carcere in struttura di cura
Bitonto - giovedì 18 dicembre 2025
10.47
La Corte di Assise di Bari ha disposto una perizia psichiatrica per il 75enne bitontino Vincenzo Visaggi, imputato - reo confesso e ancora rinchiuso in carcere - per l'omicidio della sua moglie, la 74enne Lucia Chiapperini, uccisa con più di venti colpi di fobici il 18 aprile scorso a Mariotto, una delle due frazioni di Bitonto.
Il perito dovrà verificare la capacità di intendere e di volere al momento del fatto, la capacità di stare in giudizio e, infine, la pericolosità sociale. Si tornerà in aula il prossimo marzo per l'esame del perito. Intanto i giudici baresi, sulla base di una nota trasmessa dal carcere di Trani dove l'uomo è rinchiuso ininterrottamente dallo scorso mese di aprile, hanno disposto il ricovero provvisorio dell'imputato, non ancora eseguito, all'interno di una struttura psichiatrica con piantonamento.
Stando alle indagini dei Carabinieri, dirette dal pubblico ministero Angela Maria Morea, l'uomo colpì a morte la moglie al culmine dell'ennesimo litigio. Da qualche giorno la donna aveva lasciato l'abitazione coniugale proprio a causa delle continue discussioni e dopo essere stata minacciata dal marito con un coltello. Quella mattina, dopo l'ennesima lite al telefono, la moglie era tornata a casa, probabilmente per un chiarimento. Lì, ad attenderla, c'era lui con un paio di forbici in mano.
L'omicidio fu interamente registrato in diretta, in audio, dalle telecamere installate all'interno della loro abitazione di Mariotto. Fu il marito a chiamare il numero di pronto intervento 112. Finì in cella il giorno stesso, arrestato dai militari dell'Arma, e ora è a processo per omicidio volontario, in attesa della perizia psichiatrica.
Il perito dovrà verificare la capacità di intendere e di volere al momento del fatto, la capacità di stare in giudizio e, infine, la pericolosità sociale. Si tornerà in aula il prossimo marzo per l'esame del perito. Intanto i giudici baresi, sulla base di una nota trasmessa dal carcere di Trani dove l'uomo è rinchiuso ininterrottamente dallo scorso mese di aprile, hanno disposto il ricovero provvisorio dell'imputato, non ancora eseguito, all'interno di una struttura psichiatrica con piantonamento.
Stando alle indagini dei Carabinieri, dirette dal pubblico ministero Angela Maria Morea, l'uomo colpì a morte la moglie al culmine dell'ennesimo litigio. Da qualche giorno la donna aveva lasciato l'abitazione coniugale proprio a causa delle continue discussioni e dopo essere stata minacciata dal marito con un coltello. Quella mattina, dopo l'ennesima lite al telefono, la moglie era tornata a casa, probabilmente per un chiarimento. Lì, ad attenderla, c'era lui con un paio di forbici in mano.
L'omicidio fu interamente registrato in diretta, in audio, dalle telecamere installate all'interno della loro abitazione di Mariotto. Fu il marito a chiamare il numero di pronto intervento 112. Finì in cella il giorno stesso, arrestato dai militari dell'Arma, e ora è a processo per omicidio volontario, in attesa della perizia psichiatrica.



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