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Cronaca
Picchia la compagna e la manda in ospedale, arrestato per maltrattamenti
È accaduto nella notte fra domenica e lunedì a Corato. L'uomo, un 36enne di Bitonto fermato dai poliziotti del Commissariato, è finito in carcere
Bitonto - martedì 26 agosto 2025
20.45
Picchia la compagna con una tale violenza da provocarle lesioni. E lei trova il coraggio di denunciare gli abusi subiti. Una triste storia di maltrattamenti domestici, quella che arriva da Corato, dove gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un 36enne di Bitonto accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
La lite, non la prima a quanto pare, è iniziata per motivi futili e avrebbe portato l'uomo a perdere le staffe, a tal punto da ferire la malcapitata, una 34enne di Ruvo di Puglia. A soccorrerla per primi, nella notte fra domenica e lunedì, verso l'01.00, sono stati i soccorritori del 118 del pronto soccorso, a cui la donna ha trovato la forza di recarsi da sola. Nonostante il sangue in volto, la vittima si è recata all'ospedale Umberto I per chiedere aiuto ed è stata raggiunta dal personale medico.
Ma quando gli operatori sanitari l'hanno visitata, hanno notato una serie di ematomi diffusi su tutto il corpo e una ferita lacero-contusa sull'arcata sopraccigliare destra. Avendo intuito che tutte quelle ferite potessero essere il frutto di atti di violenza, i medici hanno attivato il "codice rosso". Sul posto, intanto, è arrivata una volante del Commissariato di P.S.: agli agenti la donna ha deciso di esporre quanto sospettato, ovvero che potesse avere avuto violenze tra le mura domestiche.
Avviati gli accertamenti, e a seguito della denuncia, i poliziotti hanno arrestato il 36enne, rinchiuso nel carcere di Trani. Dopo le cure la donna è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni. Non si sarebbe trattato di un episodio isolato, ma l'epilogo di una serie di vicende analoghe, avvenute alla presenza della figlia minore.
La lite, non la prima a quanto pare, è iniziata per motivi futili e avrebbe portato l'uomo a perdere le staffe, a tal punto da ferire la malcapitata, una 34enne di Ruvo di Puglia. A soccorrerla per primi, nella notte fra domenica e lunedì, verso l'01.00, sono stati i soccorritori del 118 del pronto soccorso, a cui la donna ha trovato la forza di recarsi da sola. Nonostante il sangue in volto, la vittima si è recata all'ospedale Umberto I per chiedere aiuto ed è stata raggiunta dal personale medico.
Ma quando gli operatori sanitari l'hanno visitata, hanno notato una serie di ematomi diffusi su tutto il corpo e una ferita lacero-contusa sull'arcata sopraccigliare destra. Avendo intuito che tutte quelle ferite potessero essere il frutto di atti di violenza, i medici hanno attivato il "codice rosso". Sul posto, intanto, è arrivata una volante del Commissariato di P.S.: agli agenti la donna ha deciso di esporre quanto sospettato, ovvero che potesse avere avuto violenze tra le mura domestiche.
Avviati gli accertamenti, e a seguito della denuncia, i poliziotti hanno arrestato il 36enne, rinchiuso nel carcere di Trani. Dopo le cure la donna è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni. Non si sarebbe trattato di un episodio isolato, ma l'epilogo di una serie di vicende analoghe, avvenute alla presenza della figlia minore.