
Attualità
Parco Eolico "Ruvo": la Regione Puglia dice no. Esulta il sindaco di Bitonto
Ricci: «Bella notizia per le nostre comunità»
Bitonto - martedì 21 ottobre 2025
«Una bella notizia per Bitonto, Ruvo e Terlizzi. Con determina dirigenziale dell'11 ottobre 2025, N. 00474 del 11/10/2025 ,la Regione Puglia - Sezione Autorizzazioni Ambientali - ha espresso parere NON favorevole di compatibilità ambientale sul progetto del parco eolico "Ruvo"».
Lo ha scritto sui canali social ufficiali nelle scorse ore il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, da sempre contro questo progetto.
«Adesso auspico che anche il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica confermi questa posizione nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Continuerò, insieme ai Sindaci dei comuni coinvolti ed agli uffici comunali, a seguire con attenzione e determinazione tutti i passaggi necessari per la difesa del bene comune e delle generazioni future», ha sottolineato Ricci.
Le tre comunità coinvolte possono al momento tirare un sospiro di sollievo. Ciò che è in discussione, non è tanto il progetto in sé, quanto l'opportunità di stravolgere una intera area con ulivi anche secolari. E quanto accaduto negli anni passati tra Puglia e Basilicata, in Calabria ed in aree estese della Sicilia rappresenta un precedente da non seguire e che le comunità locali avvertono come un pericolo per il patrimonio naturale ed arboreo che grande importanza continua a rivestire anche nelle economie cittadine.
Lo ha scritto sui canali social ufficiali nelle scorse ore il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, da sempre contro questo progetto.
«Adesso auspico che anche il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica confermi questa posizione nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Continuerò, insieme ai Sindaci dei comuni coinvolti ed agli uffici comunali, a seguire con attenzione e determinazione tutti i passaggi necessari per la difesa del bene comune e delle generazioni future», ha sottolineato Ricci.
Le tre comunità coinvolte possono al momento tirare un sospiro di sollievo. Ciò che è in discussione, non è tanto il progetto in sé, quanto l'opportunità di stravolgere una intera area con ulivi anche secolari. E quanto accaduto negli anni passati tra Puglia e Basilicata, in Calabria ed in aree estese della Sicilia rappresenta un precedente da non seguire e che le comunità locali avvertono come un pericolo per il patrimonio naturale ed arboreo che grande importanza continua a rivestire anche nelle economie cittadine.