
Politica
Lama Balice, la replica del PSI di Bitonto all'assessore Giuseppe Santoruvo
«L'ambiente non è un tema negoziabile». Molteplici le questioni irrisolte per il gruppo politico bitontino
Bitonto - mercoledì 25 giugno 2025
10.30
La sezione di Bitonto "Pietro Nenni" del Partito Socialista Italiano replica all'assessore Giuseppe Santoruvo - con delega ai lavori pubblici, alle politiche ambientali e alla transizione ecologica - circa il futuro di Lama Balice, dal momento che permangono dubbi e criticità.
Di seguito il comunicato completo del PSI bitontino.
«Il Partito Socialista Italiano di Bitonto prende atto del garbo istituzionale che contraddistingue l'assessore Santoruvo, ma deve evidenziare come le risposte fornite non abbiano sostanzialmente sciolto le preoccupazioni espresse nel nostro precedente comunicato né tantomeno abbiano colto l'opportunità di aprire quel confronto costruttivo che da mesi sollecitiamo.
Si rammenta che la nostra lettera del 4 giugno, inviata, tra gli altri, al sindaco e contenente le nostre riflessioni circa il parco di Lama Balice, non era finalizzata ad aprire un dibattito mediatico, bensì all'apertura di un tavolo di confronto concreto, dove le competenze del PSI – come forza politica radicata nel territorio e attenta alle tematiche ambientali – potessero contribuire con proposte alternative.
L'assenza di risposte del Sindaco e la scelta di replicare solo attraverso i media confermano, purtroppo, una chiusura al dialogo che riteniamo dannosa per l'interesse collettivo.
Pur riconoscendo i passi avanti citati dall'assessore (trasformazione giuridica, statuto, progetti), restano irrisolte questioni fondamentali.
Ribadiamo con forza la nostra critica alla logica di infrastrutturazione della Lama, che rischia di snaturare un habitat fragile a favore di una visione meramente ricreativa. Lama Balice è un ecosistema unico, la cui classificazione di area protetta deriva dalla presenza di specie a rischio (Upupa, gheppio, assiolo, averla piccola, volpi, ciclamini, crochi, orchidee etc..).
Interventi invasivi, privi di una pianificazione ecologica, potrebbero accelerarne il declassamento "de facto", e non "de iure" come espresso nella replica dall'assessore, trasformandola in un parco urbano senza valore naturalistico del tutto simile alla campagna olivetata del nostro territorio.
Nel riconoscere all'assessore Santoruvo la coerenza nel difendere le scelte della giunta, lo invitiamo ufficialmente – in rappresentanza del Comune di Bitonto – a partecipare come relatore al tavolo tematico che stiamo organizzando, dove tecnici, associazioni e cittadini potranno discutere apertamente del futuro del Parco.
La tutela di Lama Balice non si misura con gli atti amministrativi, ma con la concretezza degli interventi sul campo e con il rigore scientifico delle scelte. Continueremo a vigilare affinché il parco non diventi un contenitore di progetti estemporanei utili al reperimento fine a sé stesso di finanziamenti, ma resti un patrimonio naturale per le future generazioni.
L'ambiente non è un tema negoziabile: pretendiamo risposte chiare sul piano di gestione e sulle azioni per fermare il degrado già in atto».
Di seguito il comunicato completo del PSI bitontino.
«Il Partito Socialista Italiano di Bitonto prende atto del garbo istituzionale che contraddistingue l'assessore Santoruvo, ma deve evidenziare come le risposte fornite non abbiano sostanzialmente sciolto le preoccupazioni espresse nel nostro precedente comunicato né tantomeno abbiano colto l'opportunità di aprire quel confronto costruttivo che da mesi sollecitiamo.
Si rammenta che la nostra lettera del 4 giugno, inviata, tra gli altri, al sindaco e contenente le nostre riflessioni circa il parco di Lama Balice, non era finalizzata ad aprire un dibattito mediatico, bensì all'apertura di un tavolo di confronto concreto, dove le competenze del PSI – come forza politica radicata nel territorio e attenta alle tematiche ambientali – potessero contribuire con proposte alternative.
L'assenza di risposte del Sindaco e la scelta di replicare solo attraverso i media confermano, purtroppo, una chiusura al dialogo che riteniamo dannosa per l'interesse collettivo.
Pur riconoscendo i passi avanti citati dall'assessore (trasformazione giuridica, statuto, progetti), restano irrisolte questioni fondamentali.
- L'approvazione dello statuto e della governance, seppur necessaria, è del tutto insufficiente senza un piano di gestione scientificamente fondato, unico strumento in grado di definire le linee guida per la tutela attiva dell'ecosistema. Il silenzio su questo punto cruciale alimenta legittimi dubbi sulle reali priorità dell'amministrazione e sulla volontà di approvare l'unico strumento giuridico che permetterebbe una reale tutela della Lama.
- Il progetto "Sentinelle della Biodiversità" è un'iniziativa lodevole, ma attuata nel territorio barese.
- La presenza di insediamenti ROM nei pressi dell'alveo rappresenta un rischio ambientale e igienico-sanitario, con potenziale inquinamento del suolo e delle falde acquifere.
- Il passaggio indiscriminato di motocross devasta la vegetazione, erode i sentieri naturali, distrugge i terrazzamenti e spaventa la fauna protetta, già in declino per la pressione antropica; nonostante le continue denunce dei cittadini, mancano controlli efficaci e misure di dissuasione, come blocchi fisici o sanzioni.
- Il degrado della flora e la progressiva scomparsa di specie vegetali endemiche è causata da calpestio incontrollato, incendi dolosi e mancata sorveglianza.
- Senza un piano di gestione che regoli gli accessi e le attività umane, la biodiversità della Lama è destinata a un irreversibile impoverimento.
Ribadiamo con forza la nostra critica alla logica di infrastrutturazione della Lama, che rischia di snaturare un habitat fragile a favore di una visione meramente ricreativa. Lama Balice è un ecosistema unico, la cui classificazione di area protetta deriva dalla presenza di specie a rischio (Upupa, gheppio, assiolo, averla piccola, volpi, ciclamini, crochi, orchidee etc..).
Interventi invasivi, privi di una pianificazione ecologica, potrebbero accelerarne il declassamento "de facto", e non "de iure" come espresso nella replica dall'assessore, trasformandola in un parco urbano senza valore naturalistico del tutto simile alla campagna olivetata del nostro territorio.
Nel riconoscere all'assessore Santoruvo la coerenza nel difendere le scelte della giunta, lo invitiamo ufficialmente – in rappresentanza del Comune di Bitonto – a partecipare come relatore al tavolo tematico che stiamo organizzando, dove tecnici, associazioni e cittadini potranno discutere apertamente del futuro del Parco.
La tutela di Lama Balice non si misura con gli atti amministrativi, ma con la concretezza degli interventi sul campo e con il rigore scientifico delle scelte. Continueremo a vigilare affinché il parco non diventi un contenitore di progetti estemporanei utili al reperimento fine a sé stesso di finanziamenti, ma resti un patrimonio naturale per le future generazioni.
L'ambiente non è un tema negoziabile: pretendiamo risposte chiare sul piano di gestione e sulle azioni per fermare il degrado già in atto».