
Attualità
“Lama Balice – Fiume Verde”, il sistema integrato che connette il Parco naturale con la città di Bari
Approvati in Consiglio metropolitano il Documento di indirizzo alla progettazione e l’Accordo di collaborazione tra la Città Metropolitana e i Comuni di Bari e Bitonto
Bitonto - mercoledì 6 agosto 2025
9.53 Comunicato Stampa
Il Consiglio metropolitano di Bari, su relazione della consigliera delegata alla Transizione ecologica, Clima ed efficienza energetica e valorizzazione del territorio, Maria La Ghezza, ha ratificato tre decreti d'urgenza del Sindaco metropolitano che segnano un passaggio strategico per il futuro del Parco naturale regionale di Lama Balice.
Si tratta dell'approvazione del Documento di indirizzo alla progettazione (DIP) e dell'Accordo di collaborazione tra la Città Metropolitana e i Comuni di Bari e Bitonto per l'attuazione dell'azione strategica "Lama Balice – Fiume Verde", un piano ambizioso che mira alla creazione di un sistema territoriale integrato di spazi naturali, agricoli e di fruizione pubblica, capace di connettere il Parco naturale regionale Lama Balice con la città di Bari, il litorale e l'entroterra bitontino.
«Con questo atto si avvia finalmente una progettazione strutturata e condivisa, resa possibile dal recente riconoscimento giuridico del Parco da parte della Regione Puglia – ha dichiarato la consigliera Maria La Ghezza – Un passo decisivo per trasformare Lama Balice in un esempio virtuoso di infrastruttura verde integrata, accessibile e viva. Con questo progetto, Bari, Bitonto e la Città Metropolitana si propongono come modello di governance ambientale partecipata, in cui pianificazione urbana e cura del paesaggio si fondono per offrire un futuro sostenibile e condiviso a quest'area».
Il cuore del progetto è la realizzazione di una rete verde multifunzionale che colleghi aree naturali, agricole e urbane, creando un vero e proprio "fiume verde" che attraverserà canyon carsici, cave in rigenerazione, aree umide e sentieri naturalistici, permettendo ai cittadini di spostarsi dalle campagne di Bitonto fino al litorale barese lungo percorsi ciclabili, camminamenti e spazi di osservazione della biodiversità.
Il progetto si sviluppa in sette lotti funzionali, pensati per garantire flessibilità nella realizzazione e facilitare l'accesso ai finanziamenti. Tra gli interventi previsti: il recupero del ponte antico sulla lama, la valorizzazione delle aree umide, la riqualificazione delle ex cave Selp, Ines e Robles, e la sistemazione del percorso verso Villa Framarino, sede del Parco.
La progettazione immaginata è coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda metropolitana 2030 e con il Piano Strategico Metropolitano. Dal punto di vista tecnico, il progetto seguirà i principi delle Nature-Based Solutions (NbS), puntando alla rigenerazione degli habitat, alla mobilità dolce, alla resilienza climatica e alla valorizzazione delle architetture rurali. Particolare attenzione sarà riservata alla tutela della biodiversità e alla creazione di percorsi didattici e naturalistici.
La cornice tecnica sarà garantita dal Documento di indirizzo alla progettazione redatto dal Servizio Tutela Ambientale della Città Metropolitana, che fornisce il quadro di riferimento tecnico, ambientale, economico e procedurale per lo sviluppo degli interventi e la candidatura a fondi del PNRR, dei programmi europei 2021-2027 e dei bandi regionali per le infrastrutture verdi e i paesaggi costieri.
Si tratta dell'approvazione del Documento di indirizzo alla progettazione (DIP) e dell'Accordo di collaborazione tra la Città Metropolitana e i Comuni di Bari e Bitonto per l'attuazione dell'azione strategica "Lama Balice – Fiume Verde", un piano ambizioso che mira alla creazione di un sistema territoriale integrato di spazi naturali, agricoli e di fruizione pubblica, capace di connettere il Parco naturale regionale Lama Balice con la città di Bari, il litorale e l'entroterra bitontino.
«Con questo atto si avvia finalmente una progettazione strutturata e condivisa, resa possibile dal recente riconoscimento giuridico del Parco da parte della Regione Puglia – ha dichiarato la consigliera Maria La Ghezza – Un passo decisivo per trasformare Lama Balice in un esempio virtuoso di infrastruttura verde integrata, accessibile e viva. Con questo progetto, Bari, Bitonto e la Città Metropolitana si propongono come modello di governance ambientale partecipata, in cui pianificazione urbana e cura del paesaggio si fondono per offrire un futuro sostenibile e condiviso a quest'area».
Il cuore del progetto è la realizzazione di una rete verde multifunzionale che colleghi aree naturali, agricole e urbane, creando un vero e proprio "fiume verde" che attraverserà canyon carsici, cave in rigenerazione, aree umide e sentieri naturalistici, permettendo ai cittadini di spostarsi dalle campagne di Bitonto fino al litorale barese lungo percorsi ciclabili, camminamenti e spazi di osservazione della biodiversità.
Il progetto si sviluppa in sette lotti funzionali, pensati per garantire flessibilità nella realizzazione e facilitare l'accesso ai finanziamenti. Tra gli interventi previsti: il recupero del ponte antico sulla lama, la valorizzazione delle aree umide, la riqualificazione delle ex cave Selp, Ines e Robles, e la sistemazione del percorso verso Villa Framarino, sede del Parco.
La progettazione immaginata è coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda metropolitana 2030 e con il Piano Strategico Metropolitano. Dal punto di vista tecnico, il progetto seguirà i principi delle Nature-Based Solutions (NbS), puntando alla rigenerazione degli habitat, alla mobilità dolce, alla resilienza climatica e alla valorizzazione delle architetture rurali. Particolare attenzione sarà riservata alla tutela della biodiversità e alla creazione di percorsi didattici e naturalistici.
La cornice tecnica sarà garantita dal Documento di indirizzo alla progettazione redatto dal Servizio Tutela Ambientale della Città Metropolitana, che fornisce il quadro di riferimento tecnico, ambientale, economico e procedurale per lo sviluppo degli interventi e la candidatura a fondi del PNRR, dei programmi europei 2021-2027 e dei bandi regionali per le infrastrutture verdi e i paesaggi costieri.