
Associazioni
Impianto fotovoltaico, le associazioni bitontine chiedono chiarimenti all'amministrazione
Si sollecita l'accesso ai documenti per approfondire la questione
Bitonto - mercoledì 28 maggio 2025
Continua a suscitare il disappunto di molte realtà bitontine la realizzazione dell'impianto fotovoltaico nella località "Pozzo delle Grue" da parte della società GDR SOLARE srl.
Al fine di vederci chiaro e sviluppare una maggiore consapevolezza sulla questione, viene richiesto un confronto di approfondimento all'amministrazione comunale da un manipolo di associazioni che hanno a cuore il territorio bitontino, ossia il gruppo bitontino Fare Verde ETS-ODV, Era Murgiae ETS-ODV Bitonto, Italia Nostra Bitonto, Legambiente Circolo di Bitonto, 2Hands Bitonto, Vogliamo Bitonto Pulita e ANPI Sezione "Carla Nespolo" Bitonto. In particolare, viene sollecitato l'accesso ai documenti per poter prendere effettiva contezza della situazione.
Di seguito il comunicato stampa completo.
«La transizione ecologica, il passaggio da fonti di energia fossile a fonti di energia rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico) non può essere perseguito a scapito delle comunità presenti nei territori, e va sempre considerata la necessità di contemperamento con i principi di minimizzazione degli impatti sull'ambiente, sull'economia del territorio, sul patrimonio culturale e storico, sul paesaggio nel suo ruolo di elemento identitario.
E sono questi principi che verosimilmente hanno portato il Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana - Sezione Tutela e valorizzazione del Paesaggio della Regione Puglia e il Dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale ed Ambientale - Sezione Coordinamento dei servizi Territoriali a esprimere parere non favorevole alla realizzazione dell'impianto fotovoltaico in località Pozzo delle Grue da parte della Società GDR SOLARE srl, ritenendo la presenza di circa 2000 ulivi ostativa rispetto alla possibilità di realizzazione dell'impianto che ne comporta I'espianto.
Il comune di Bitonto, nel corso della Conferenza di Servizi tesa al rilascio dell'autorizzazione unica per la realizzazione ed esercizio dell'impianto, ha comunicato che «il progetto risulta esser compatibile con l'attuale assetto della pianificazione urbanistica comunale» e con specifico riferimento agli ulivi presenti sull'area ha evidenziato che «l'intervento permetterebbe un recupero dell'area, dal momento che la maggior parte delle piante presenti versano in pessime condizioni e non sono di pregio. Pertanto, il fatto che il progetto preveda il reimpianto degli alberi attualmente presenti e in stato di degrado (la maggior parte), con piante sane e in buono stato, costituisce un elemento a favore dell'intervento».
Nel prendere atto di quanto sopra, come associazioni ambientaliste attive sul territorio comunale, esprimiamo il nostro forte disappunto, rimarcando il mancato coinvolgimento della comunità e la mancata attivazione delle consulte per le necessarie e dovute valutazioni.
Essendo prossima la messa in esercizio dell'impianto, chiediamo che il comune di Bitonto renda disponibile alle sottoscritte associazioni e alla comunità:
Al fine di vederci chiaro e sviluppare una maggiore consapevolezza sulla questione, viene richiesto un confronto di approfondimento all'amministrazione comunale da un manipolo di associazioni che hanno a cuore il territorio bitontino, ossia il gruppo bitontino Fare Verde ETS-ODV, Era Murgiae ETS-ODV Bitonto, Italia Nostra Bitonto, Legambiente Circolo di Bitonto, 2Hands Bitonto, Vogliamo Bitonto Pulita e ANPI Sezione "Carla Nespolo" Bitonto. In particolare, viene sollecitato l'accesso ai documenti per poter prendere effettiva contezza della situazione.
Di seguito il comunicato stampa completo.
«La transizione ecologica, il passaggio da fonti di energia fossile a fonti di energia rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico) non può essere perseguito a scapito delle comunità presenti nei territori, e va sempre considerata la necessità di contemperamento con i principi di minimizzazione degli impatti sull'ambiente, sull'economia del territorio, sul patrimonio culturale e storico, sul paesaggio nel suo ruolo di elemento identitario.
E sono questi principi che verosimilmente hanno portato il Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana - Sezione Tutela e valorizzazione del Paesaggio della Regione Puglia e il Dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale ed Ambientale - Sezione Coordinamento dei servizi Territoriali a esprimere parere non favorevole alla realizzazione dell'impianto fotovoltaico in località Pozzo delle Grue da parte della Società GDR SOLARE srl, ritenendo la presenza di circa 2000 ulivi ostativa rispetto alla possibilità di realizzazione dell'impianto che ne comporta I'espianto.
Il comune di Bitonto, nel corso della Conferenza di Servizi tesa al rilascio dell'autorizzazione unica per la realizzazione ed esercizio dell'impianto, ha comunicato che «il progetto risulta esser compatibile con l'attuale assetto della pianificazione urbanistica comunale» e con specifico riferimento agli ulivi presenti sull'area ha evidenziato che «l'intervento permetterebbe un recupero dell'area, dal momento che la maggior parte delle piante presenti versano in pessime condizioni e non sono di pregio. Pertanto, il fatto che il progetto preveda il reimpianto degli alberi attualmente presenti e in stato di degrado (la maggior parte), con piante sane e in buono stato, costituisce un elemento a favore dell'intervento».
Nel prendere atto di quanto sopra, come associazioni ambientaliste attive sul territorio comunale, esprimiamo il nostro forte disappunto, rimarcando il mancato coinvolgimento della comunità e la mancata attivazione delle consulte per le necessarie e dovute valutazioni.
Essendo prossima la messa in esercizio dell'impianto, chiediamo che il comune di Bitonto renda disponibile alle sottoscritte associazioni e alla comunità:
- le evidenze documentali relative alle autorizzazioni rilasciate dagli enti e uffici preposti per consentire l'espianto e il successivo recupero e reimpianto delle piante di ulivo movimentate nel corso dell'esecuzione dei lavori, essendo questo adempimento da intendersi prescrittivo ai fini dell'efficacia dell'atto autorizzativo.
- le evidenze di quanti alberi siano stati effettivamente espiantati, il loro effettivo stato vegetativo, quanti di loro siano stati rimpiantati presso nuove particelle della stessa proprietaria e quanti siano stati, invece, sostituiti con piante giovani e dove siano stati impiantati.