
Cultura, Eventi e Spettacolo
Da Bitonto a Bari: il Galà dell’Olio si sposta nel capoluogo
La manifestazione è organizzata dall'associazione culturale Foglia d'Olio, presieduta dallo chef bitontino Emanuele Natalizio
Bitonto - venerdì 13 giugno 2025
09.00
Dopo tre edizioni di successo a Bitonto, il Galà dell'Olio si sposta a Bari, che nel 2025 ospiterà per la prima volta l'evento simbolo della valorizzazione dell'olio extravergine di oliva pugliese. A renderlo noto è stato l'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Bari, Pietro Petruzzelli, attraverso un comunicato a cura dell'ufficio stampa del Comune di Bari, annunciando che il progetto è stato finanziato con il contributo massimo previsto dal programma regionale triennale 2024–2026 per la promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi di qualità, pari a 37.500 euro.
La manifestazione, organizzata dall'associazione culturale Foglia d'Olio in collaborazione con il Comune di Bari, si propone di rafforzare l'identità del capoluogo pugliese come "città dell'olio", con un ricco programma di eventi: degustazioni, masterclass, attività per bambini, convegni scientifici, percorsi gastronomici e una cena di gala durante la quale verranno premiati i migliori oli italiani e le donne protagoniste della filiera olivicola.
L'obiettivo dichiarato è quello di promuovere la DOP "Terra di Bari", sensibilizzare alla corretta alimentazione e far conoscere le straordinarie proprietà dell'olio extravergine d'oliva. L'evento avrà inoltre una curatela scientifica di rilievo affidata al professor Antonio Moschetta e la direzione artistica di Nicola Cambione.
"Il Galà dell'Olio rappresenta un'occasione imperdibile per celebrare l'olio extravergine d'oliva, prodotto simbolo della nostra terra, in un contesto che coniugherà eccellenza culinaria, cultura e intrattenimento - commenta l'assessore Pietro Petruzzelli -. Parliamo di un evento che rientra perfettamente nella strategia che questa amministrazione sta portando avanti per sensibilizzare i cittadini a una corretta alimentazione e promuovere una nuova cultura della salute, che passa immancabilmente Dalla tavola. La tre giorni del Galà dell'olio si affianca ad altre iniziative che vanno nella stessa direzione, tra cui l'adesione all'Associazione Nazionale Città dell'olio, approvata dal Consiglio comunale qualche settimana fa, il patrocinio a Biol, il premio per il miglior olio extravergine di oliva biologico del mondo, e l'impegno, attualmente condiviso con i colleghi Perlino e Lacoppola, per costruire in modo partecipato una politica del cibo giusta, sana e sostenibile che coinvolga tutti i cittadini a partire dai più giovani".
"Siamo orgogliosi ed emozionati che Bari, città metropolitana e crocevia culturale ed economico della Puglia, accolga il Galà 2025 e accenda i riflettori su un patrimonio agroalimentare e culturale di straordinaria rilevanza come l'olio EVO - dichiara lo chef bitontino Emanuele Natalizio, presidente dell'associazione Foglia d'Olio -. Sarà un'occasione preziosa per avvicinare cittadini, istituzioni, produttori, professionisti e appassionati, e celebrare la qualità, la sostenibilità e l'innovazione del comparto olivicolo. Il palcoscenico di Bari conferirà al Galà una dimensione nazionale e internazionale e lo renderà un appuntamento significativo per l'EVOgastronomia"
Fin qui la buona notizia per Bari, che si conferma sempre più attiva nel rilancio della cultura agroalimentare regionale. Ma per Bitonto, storicamente tra le capitali dell'olio pugliese, il trasferimento dell'evento nel capoluogo metropolitano lascia un retrogusto amaro. Un'occasione persa, verrebbe da dire, per una città che da sempre vanta una tradizione olivicola radicata e riconosciuta ben oltre i confini regionali, e che nelle passate edizioni aveva saputo fare del Galà un evento identitario e promozionale. In un'epoca in cui il turismo enogastronomico rappresenta una leva strategica per lo sviluppo dei territori, lasciare che un'iniziativa simile migri altrove – seppur in un contesto prestigioso – dovrebbe far riflettere.
Lo spostamento a Bari – dove l'evento potrà senz'altro contare su maggiori risorse e visibilità – potrebbe offrire nuove opportunità. Ma resta il rammarico per una Bitonto che, almeno per il 2025, sarà spettatrice e non protagonista di un racconto che le appartiene.
La manifestazione, organizzata dall'associazione culturale Foglia d'Olio in collaborazione con il Comune di Bari, si propone di rafforzare l'identità del capoluogo pugliese come "città dell'olio", con un ricco programma di eventi: degustazioni, masterclass, attività per bambini, convegni scientifici, percorsi gastronomici e una cena di gala durante la quale verranno premiati i migliori oli italiani e le donne protagoniste della filiera olivicola.
L'obiettivo dichiarato è quello di promuovere la DOP "Terra di Bari", sensibilizzare alla corretta alimentazione e far conoscere le straordinarie proprietà dell'olio extravergine d'oliva. L'evento avrà inoltre una curatela scientifica di rilievo affidata al professor Antonio Moschetta e la direzione artistica di Nicola Cambione.
"Il Galà dell'Olio rappresenta un'occasione imperdibile per celebrare l'olio extravergine d'oliva, prodotto simbolo della nostra terra, in un contesto che coniugherà eccellenza culinaria, cultura e intrattenimento - commenta l'assessore Pietro Petruzzelli -. Parliamo di un evento che rientra perfettamente nella strategia che questa amministrazione sta portando avanti per sensibilizzare i cittadini a una corretta alimentazione e promuovere una nuova cultura della salute, che passa immancabilmente Dalla tavola. La tre giorni del Galà dell'olio si affianca ad altre iniziative che vanno nella stessa direzione, tra cui l'adesione all'Associazione Nazionale Città dell'olio, approvata dal Consiglio comunale qualche settimana fa, il patrocinio a Biol, il premio per il miglior olio extravergine di oliva biologico del mondo, e l'impegno, attualmente condiviso con i colleghi Perlino e Lacoppola, per costruire in modo partecipato una politica del cibo giusta, sana e sostenibile che coinvolga tutti i cittadini a partire dai più giovani".
"Siamo orgogliosi ed emozionati che Bari, città metropolitana e crocevia culturale ed economico della Puglia, accolga il Galà 2025 e accenda i riflettori su un patrimonio agroalimentare e culturale di straordinaria rilevanza come l'olio EVO - dichiara lo chef bitontino Emanuele Natalizio, presidente dell'associazione Foglia d'Olio -. Sarà un'occasione preziosa per avvicinare cittadini, istituzioni, produttori, professionisti e appassionati, e celebrare la qualità, la sostenibilità e l'innovazione del comparto olivicolo. Il palcoscenico di Bari conferirà al Galà una dimensione nazionale e internazionale e lo renderà un appuntamento significativo per l'EVOgastronomia"
Fin qui la buona notizia per Bari, che si conferma sempre più attiva nel rilancio della cultura agroalimentare regionale. Ma per Bitonto, storicamente tra le capitali dell'olio pugliese, il trasferimento dell'evento nel capoluogo metropolitano lascia un retrogusto amaro. Un'occasione persa, verrebbe da dire, per una città che da sempre vanta una tradizione olivicola radicata e riconosciuta ben oltre i confini regionali, e che nelle passate edizioni aveva saputo fare del Galà un evento identitario e promozionale. In un'epoca in cui il turismo enogastronomico rappresenta una leva strategica per lo sviluppo dei territori, lasciare che un'iniziativa simile migri altrove – seppur in un contesto prestigioso – dovrebbe far riflettere.
Lo spostamento a Bari – dove l'evento potrà senz'altro contare su maggiori risorse e visibilità – potrebbe offrire nuove opportunità. Ma resta il rammarico per una Bitonto che, almeno per il 2025, sarà spettatrice e non protagonista di un racconto che le appartiene.