Il prefetto di Bari, Antonia Bellomo
Il prefetto di Bari, Antonia Bellomo
Cronaca

Chiusura Lilò. Il prefetto di Bari, Bellomo: «Non accetto che si parli di resa»

«Gli autori dell'episodio del 13 agosto sono stati individuati», ha annunciato. Intanto sono aumentati i controlli

«Io comprendo il disagio, le difficoltà e la delusione ma voglio far presente che la risposta dello Stato c'è stata. Non accetto che si parli di una resa perché semplicemente non è vero».

È il commento, rilasciato al Corriere del Mezzogiorno, dal prefetto di Bari, Antonella Bellomo, in merito alla decisione di Cosimo e Nunzia di chiudere Lilò. I titolari della norcineria in piazza Cattedrale avrebbero maturato questa scelta settimane dopo la rissa del 13 agosto, che li ha visti coinvolti. Dopo le manifestazioni di solidarietà e gli incoraggiamenti, a loro dire, tutto sarebbe tornato come prima: i ragazzini che li avrebbero picchiati sono tornati in piazza ad intimidirli e nessun aiuto sarebbe arrivato dalle forze dell'ordine.

Falso però per il prefetto. «Hanno preso una decisione che potrebbe avere altre motivazioni. Per quell'episodio sono state fatte le indagini e la magistratura sta procedendo nei confronti di una decina di ragazzi tra maggiorenni e minorenni. I controlli sul territorio sono aumentati e ci sono stati anche tanti sequestri di mezzi elettrici. È stata dedicata tanta attenzione».

«È chiaro - ha continuato Bellomo - che il momento è difficile, ma la risposta dello Stato con le forze di polizia e la magistratura c'è stata perché gli autori di quell'episodio sono stati individuati. Se ci si scoraggia, lo capisco, ma di qui a dire che lo Stato si è arreso difronte all'intemperanza di dieci ragazzi non mi pare sia vero».

«Tra l'altro - ha detto ancora - è stato lo stesso imprenditore che sin da subito ha avuto fiducia nelle forze di polizia. È chiaro che chi subisce ha una visione diversa delle cose, ma i cittadini possono confermare che in queste ultime settimane i servizi delle forze di polizia ci sono stati e torno a ripetere che la magistratura sta procedendo».

«È chiaro - è la chiosa del prefetto Bellomo - che se ci sono alla base altri motivi di disagio e l'imprenditore è particolarmente deluso dal punto di vista umano lo comprendo, ma di qui a farne un fatto sintomatico della città e del territorio non penso sia corretto».
  • Lilò
  • Norcineria Lilò Bitonto
  • Antonia Bellomo
Altri contenuti a tema
Titolari aggrediti da baby gang: a Bitonto chiude la norcineria "Lilò" Titolari aggrediti da baby gang: a Bitonto chiude la norcineria "Lilò" Inutili i messaggi di solidarietà di questi mesi: «Sono ancora lì, a pochi passi da noi, a sfidarci»
In centinaia per dimostrare sostegno ai proprietari di Lilò. Bitonto riparte da qui In centinaia per dimostrare sostegno ai proprietari di Lilò. Bitonto riparte da qui “La riapertura della norcineria è la riapertura della città, è la riapertura delle nostre coscienze” ha affermato il sindaco Ricci
Lilò riapre, scende in campo Confcommercio Bitonto Lilò riapre, scende in campo Confcommercio Bitonto Una nota per sottolineare il sostegno alla loro battaglia
© 2001-2024 BitontoViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BitontoViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.