
Cronaca
Ancora aggressione ad un adolescente nella zona della Villa Comunale di Bitonto
La storia di un 14enne finisce sui giornali. Ora è caccia agli aggressori
Bitonto - venerdì 8 agosto 2025
10.05
Una nuova aggressione nei pressi della Villa Comunale di Bitonto. Ancora un'aggressione nei confronti di un adolescente.
È quanto racconta l'edizione odierna de La Gazzetta del Mezzogiorno e riguarda ancora una nuova storia di ordinaria sopraffazione.
Nei giorni scorsi - secondo quanto denunciato alle autorità dal padre - un ragazzino di 14 anni sarebbe stato selvaggiamente picchiato da tre coetanei. Uno in particolare si sarebbe accanito con particolare brutalità contro di lui, creandogli epistassi dal naso copiosa, ma per fortuna senza creargli lesioni di particolare gravità.
La ragione del pestaggio in piena regola sarebbe da ricercarsi nelle minacce via Instagram arrivate all'adolescente da un profilo fake che lo avrebbe accusato - secondo quanto riporta il quotidiano barese - di aver rivolto offese ad alcuni suoi parenti. Da qui la minaccia di presentarsi in zona Villa Comunale per chiarire la vicenda. Ed alla prima occasione di passaggio dalla zona è scattata l'aggressione su cui stanno cercando di far chiarezza le forze dell'ordine.
LA NOSTRA RIFLESSIONE
L'area attorno alla Villa Comunale è da tempo terra di nessuno a sera, con gruppetti di ragazzini che cercano costantemente la provocazione, soprattutto nei confronti di coetanei, ma anche verso adulti. Spesso la Polizia Locale e la Polizia di Stato sono state impegnate in questi mesi a cercare di prevenire le provocazioni, con agenti a loro volta fatti oggetto di pesanti insulti.
Una sfida di gruppi - si badi bene altrimenti si fa informazione parziale e distorta - che hanno spalle coperte da adulti spesso pregiudicati. Alcuni di questi ragazzini, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, sarebbero anche in possesso di armi da taglio e taluni sarebbero buoni corrieri di droga per i clan locali.
No, non è solo un problema di bullismo, di sfide social, di prevaricazione tra adolescenti. C'è qualcosa di molto più complesso (basti parlare con gli esponenti delle forze dell'ordine), c'è una mentalità "mafioseggiante", di emulazione e contiguità con ambienti opachi della società bitontina che non deve lasciare serene le istituzioni cittadine. Al di là degli slogan. Perché poi per strada restano i figli della Bitonto perbene e troppo spesso forze dell'ordine e Polizia Locale che non possono operare come vorrebbero per una serie di vincoli legati all'operatività con minori. Una riflessione articolata andrebbe finalmente fatta a più livelli.
È quanto racconta l'edizione odierna de La Gazzetta del Mezzogiorno e riguarda ancora una nuova storia di ordinaria sopraffazione.
Nei giorni scorsi - secondo quanto denunciato alle autorità dal padre - un ragazzino di 14 anni sarebbe stato selvaggiamente picchiato da tre coetanei. Uno in particolare si sarebbe accanito con particolare brutalità contro di lui, creandogli epistassi dal naso copiosa, ma per fortuna senza creargli lesioni di particolare gravità.
La ragione del pestaggio in piena regola sarebbe da ricercarsi nelle minacce via Instagram arrivate all'adolescente da un profilo fake che lo avrebbe accusato - secondo quanto riporta il quotidiano barese - di aver rivolto offese ad alcuni suoi parenti. Da qui la minaccia di presentarsi in zona Villa Comunale per chiarire la vicenda. Ed alla prima occasione di passaggio dalla zona è scattata l'aggressione su cui stanno cercando di far chiarezza le forze dell'ordine.
LA NOSTRA RIFLESSIONE
L'area attorno alla Villa Comunale è da tempo terra di nessuno a sera, con gruppetti di ragazzini che cercano costantemente la provocazione, soprattutto nei confronti di coetanei, ma anche verso adulti. Spesso la Polizia Locale e la Polizia di Stato sono state impegnate in questi mesi a cercare di prevenire le provocazioni, con agenti a loro volta fatti oggetto di pesanti insulti.
Una sfida di gruppi - si badi bene altrimenti si fa informazione parziale e distorta - che hanno spalle coperte da adulti spesso pregiudicati. Alcuni di questi ragazzini, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, sarebbero anche in possesso di armi da taglio e taluni sarebbero buoni corrieri di droga per i clan locali.
No, non è solo un problema di bullismo, di sfide social, di prevaricazione tra adolescenti. C'è qualcosa di molto più complesso (basti parlare con gli esponenti delle forze dell'ordine), c'è una mentalità "mafioseggiante", di emulazione e contiguità con ambienti opachi della società bitontina che non deve lasciare serene le istituzioni cittadine. Al di là degli slogan. Perché poi per strada restano i figli della Bitonto perbene e troppo spesso forze dell'ordine e Polizia Locale che non possono operare come vorrebbero per una serie di vincoli legati all'operatività con minori. Una riflessione articolata andrebbe finalmente fatta a più livelli.