
Cultura, Eventi e Spettacolo
Al via le indagini per il restauro di due affreschi inediti nella Cattedrale di Bitonto
Si tratta dell'Annunciazione e dell'Arcangelo Raffaele con Tobiolo
Bitonto - venerdì 14 novembre 2025
Prenderanno il via martedì 18 novembre le indagini diagnostiche preliminari al restauro di due affreschi finora poco conosciuti, raffiguranti l'Annunciazione e l'Arcangelo Raffaele con Tobiolo, situati sulla parete dell'ultima arcata della facciata sud della Cattedrale, la cosiddetta porta della scomunica.
A renderlo noto è il presidente del Comitato festa patronale prof. Nicola Pice, che spiega come l'intervento, già autorizzato dalla Soprintendenza, nasca da una convenzione siglata tra il Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Bari, la Curia arcivescovile di Bari-Bitonto, la Parrocchia Cattedrale e il Comitato festa patronale Maria SS. Immacolata.
Sotto la guida del prof. Francesco Daddario, gli studenti del terzo anno del corso universitario effettueranno i primi saggi di pulitura, avviando così un percorso di ricerca e recupero che promette di restituire nuova luce a un patrimonio artistico rimasto per troppo tempo nell'ombra. Gli affreschi, databili con ogni probabilità all'età moderna, mostrano notevoli tracce di ossidazione e stratificazioni che rendono difficile una lettura immediata delle scene, ma al tempo stesso lasciano intravedere una raffinata sensibilità pittorica.
Nel riquadro dedicato all'Annunciazione, l'episodio si sviluppa su due pareti, incorniciato da fasce colorate con motivi geometrici. Si distinguono Maria, sulla destra, e l'Arcangelo Gabriele, a sinistra, che regge un cartiglio verosimilmente riportante le parole dell'Ave Maria. Accanto alle due figure emergono un giglio, simbolo di purezza, un leggio, una piccola finestra sullo sfondo e, nella parte superiore, la colomba dello Spirito Santo che domina la scena.
Il secondo affresco raffigura invece l'episodio biblico dell'Arcangelo Raffaele e Tobiolo, tratto dall'Antico Testamento. Raffaele, con una lancia in mano, guida e protegge Tobiolo nel suo viaggio, durante il quale lo aiuterà a guarire il padre dalla cecità grazie al rimedio di un pesce. Nell'opera si riconoscono anche un gruppo di cinque donne e un edificio sullo sfondo, mentre nella parte inferiore destra si scorge una figura non ancora identificata: potrebbe trattarsi di uno dei simboli dell'Arcangelo, come un cane, un pesce o un vaso medicinale contenente il fiele e gli organi del pesce miracoloso.
Il restauro rappresenta un'occasione preziosa per riscoprire e valorizzare un capitolo dimenticato della storia artistica della Cattedrale, arricchendo ulteriormente il patrimonio culturale della città.
A renderlo noto è il presidente del Comitato festa patronale prof. Nicola Pice, che spiega come l'intervento, già autorizzato dalla Soprintendenza, nasca da una convenzione siglata tra il Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell'Università degli Studi di Bari, la Curia arcivescovile di Bari-Bitonto, la Parrocchia Cattedrale e il Comitato festa patronale Maria SS. Immacolata.
Sotto la guida del prof. Francesco Daddario, gli studenti del terzo anno del corso universitario effettueranno i primi saggi di pulitura, avviando così un percorso di ricerca e recupero che promette di restituire nuova luce a un patrimonio artistico rimasto per troppo tempo nell'ombra. Gli affreschi, databili con ogni probabilità all'età moderna, mostrano notevoli tracce di ossidazione e stratificazioni che rendono difficile una lettura immediata delle scene, ma al tempo stesso lasciano intravedere una raffinata sensibilità pittorica.
Nel riquadro dedicato all'Annunciazione, l'episodio si sviluppa su due pareti, incorniciato da fasce colorate con motivi geometrici. Si distinguono Maria, sulla destra, e l'Arcangelo Gabriele, a sinistra, che regge un cartiglio verosimilmente riportante le parole dell'Ave Maria. Accanto alle due figure emergono un giglio, simbolo di purezza, un leggio, una piccola finestra sullo sfondo e, nella parte superiore, la colomba dello Spirito Santo che domina la scena.
Il secondo affresco raffigura invece l'episodio biblico dell'Arcangelo Raffaele e Tobiolo, tratto dall'Antico Testamento. Raffaele, con una lancia in mano, guida e protegge Tobiolo nel suo viaggio, durante il quale lo aiuterà a guarire il padre dalla cecità grazie al rimedio di un pesce. Nell'opera si riconoscono anche un gruppo di cinque donne e un edificio sullo sfondo, mentre nella parte inferiore destra si scorge una figura non ancora identificata: potrebbe trattarsi di uno dei simboli dell'Arcangelo, come un cane, un pesce o un vaso medicinale contenente il fiele e gli organi del pesce miracoloso.
Il restauro rappresenta un'occasione preziosa per riscoprire e valorizzare un capitolo dimenticato della storia artistica della Cattedrale, arricchendo ulteriormente il patrimonio culturale della città.


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