Sindaci di Italia in Comune contro la Xylella. Abbaticchio: «Da noi non deve passare»

Previste misure anti-batterio e un aumento di controllo anche sulle zone indenni

venerdì 11 gennaio 2019 8.33
«I sindaci di Italia in Comune stanno già adottando misure anti-xylella che saranno recepite, nei prossimi giorni, in delibere consiliari e che, a breve, coinvolgeranno le organizzazioni dei produttori per concordare attività congiunte. Da noi la xylella non deve passare». Il monito arriva dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che è anche coordinatore regionale del partito, durante l'annuncio delle misure anti-batterio che i sindaci di Italia in Comune stanno adottando per impedire l'arrivo della cicala sputacchina, vettore della malattia che uccide gli ulivi.

«Oggi, siamo stati nella sede dell'Arif – ha spiegato il sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, dopo l'incontro col direttore generale, Domenico Ragno e gli altri tecnici dell'ente - dove abbiamo incontrato i ricercatori della task force regionale. Siamo stati rassicurati sul fatto che la campagna di monitoraggio fatta nei nostri Comuni ha dato risultati negativi. Monitoraggio che è stato condotto anche nelle zone indenni, nelle quali, parimenti, non è stata riscontrata alcune problematica in particolare. Non dobbiamo però abbassare la guardia, nel modo più assoluto. Ecco perché abbiamo chiesto preciso impegno alla Regione di ripetere il monitoraggio intensificando i controlli e al Governo di stabilire calendarizzazione periodica per il censimento dei focolai. Lo sforzo che dobbiamo fare ora è combattere il vettore, come si è fatto in passato per stroncare la malaria. Ridurre la popolazione delle sputacchine attraverso le buone pratiche agricole è l'azione che ci aspetta nei prossimi mesi».

Dal sindaco di Giovinazzo, Tommaso De Palma, arriva la proposta di impiegare nell'attività di prevenzione nella zona indenne i «disoccupati attraverso gli strumenti previsti dalla legge, e organizzando quei pattugliamenti nelle campagne contro l'inquinamento, con i carabinieri forestali e le altre forze di polizia locale pubbliche e private che chiediamo da tempo. Non si dimentichi, poi, che altro obiettivo da raggiungere a stretto giro e di cui si è discusso al tavolo odierno è anche quello di trovare il modo per mettere realmente i sindaci nelle condizioni di dare indicazioni utili e puntuali agli operatori del settore, di modo che essi, di conseguenza, possano mettere in campo misure efficaci ed attività idonee a prevenire o combattere la problematica».