Patrimonio sproporzionato: sigilli per 600mila euro a un 52enne di Bitonto

Sequestrati dalle Fiamme Gialle uno stabile e un appartamento, frutto - per gli inquirenti - di furti, rapine, estorsioni e ricettazione

venerdì 21 gennaio 2022 10.11
Sono stati messi sotto chiave beni immobili, fra cui un intero stabile costituto da un appartamento di 5 vani e da 3 locali con annesso giardino pertinenziale, del valore complessivo di circa 600mila euro riconducibili ad un 52enne di Bitonto, gravato da numerosi precedenti di polizia e penali per reati contro il patrimonio.

Nei giorni scorsi, infatti, i finanzieri della Tenenza di Bitonto, coordinati dai militari del I Gruppo Bari, nell'ambito della costante azione di contrasto alla criminalità organizzata, hanno eseguito, a Bitonto, ad un decreto di sequestro patrimoniale emesso dalla Terza Sezione Penale - in funzione di Tribunale della Prevenzione - del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, avente ad oggetto beni immobili per un valore complessivo di circa 600mila euro.

In particolare, nel decreto sono stati riconosciuti, dopo vari accertamenti che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, assets patrimoniali posti nella disponibilità, diretta ed indiretta, di un 52enne gravato da numerosi precedenti di polizia e penali per vari reati contro il patrimonio. Secondo l'impostazione accusatoria, i beni immobili sequestrati risulterebbero ​«ingiustificatamente sproporzionati rispetto al profilo reddituale dichiarato».

Inoltre, secondo le Fiamme Gialle, vi sarebbero gravi indizi di averli acquisiti con «i proventi delle attività illecite commesse nel tempo, ovvero furti (commessi anche nell'ambito di associazione per delinquere), rapine pluriaggravate, estorsioni e ricettazione», si legge. Il sequestro ha riguardato un intero stabile, costituto da un appartamento di 5 vani e accessori e da 3 locali deposito con annesso giardino pertinenziale, e un altro appartamento costituito da 3 vani e accessori.

L'esecuzione del sequestro rappresenta l'epilogo della complessa e articolata attività investigativa fatta dagli uomini del sottotenente Davide Cristalli, finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale del proposto e all'individuazione degli assets patrimoniali e finanziari acquisiti illecitamente. Le informazioni e hanno consentito di accertare i gravi indizi di un'ingiustificata discordanza tra il reddito dichiarato dall'uomo e il valore delle disponibilità acquisite nel tempo.

«Gli esiti dell'attività d'indagine - è scritto in una nota - costituiscono un'ulteriore testimonianza del costante presidio svolto dai reparti territoriali della Guardia di Finanza, in stretta sinergia con l'Autorità Giudiziaria nelle investigazioni economico-patrimoniali finalizzate ad aggredire ogni forma di ricchezza illecita».