Nel garage il deposito delle moto rubate: arrestato meccanico 28enne

I mezzi rinvenuti dai Carabinieri nel suo box di Terlizzi: uno era stato rubato a Bitonto

lunedì 14 maggio 2018 12.49
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Tenenza di Terlizzi hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento è stato eseguito a carico di un meccanico terlizzese di 28 anni, di cui non sono state rese note le generalità, per i reati di ricettazione e riciclaggio. Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito di mirate indagini, avviate dai militari della Tenenza di Terlizzi, nel gennaio scorso, dopo aver scoperto, in un garage della periferia cittadina, un deposito clandestino di 10 motoveicoli risultati rubati in tutta la provincia, uno dei quali, una Honda 750, risultata asportata a Bitonto.

Le indagini, eseguite dagli uomini del sottotenente Valter Francesco Crugliano, partirono dalle ricerche seguite all'ennesimo furto di una moto avvenuta in zona. Le tracce del furto, condussero i militari a concentrare le loro attenzioni su alcuni garage siti nei pressi del cimitero di Terlizzi. L'analisi delle immagini di un sistema di video sorveglianza fece il resto: difatti fu videoripreso un individuo parcheggiare una moto rubata all'interno di uno dei numerosi box.

Individuato il meccanico terlizzese di 28 anni, proprietario del box, i militari all'apertura della saracinesca si trovarono di fronte ad un vero bazar di mezzi a due ruote, di diverse marche, di media e grossa cilindrata, alcuni senza targa, altri con il telaio punzonato, tutti risultati rubati. 10 moto asportate fraudolentemente in diverse località della provincia e custodite all'interno del locale, in attesa di essere vendute sul mercato nero o utilizzate nel circuito illegale dei pezzi di ricambio.

Tutti i mezzi, dopo gli accertamenti tecnici del caso, sono stati restituiti ai legittimi proprietari mentre il 28enne, deferito inizialmente in stato di libertà, si trova tuttora ristretto in regime di arresti domiciliari, su richiesta della Procura della Repubblica di Trani.