In coma dopo una caduta, si sveglia e riabbraccia i suoi cari

Il figlio: «Grazie al personale del Di Venere. Testimonianza di una sanità che funziona»

giovedì 28 marzo 2019 07.00
Una brutta caduta l'aveva strappato all'affetto dei suoi cari, costringendolo a uno stato di coma durato oltre due mesi, ma grazie all'amore della sua famiglia e alla grande professionalità dei medici che l'avevano in cura ha potuto svegliarsi e tornare ad abbracciare parenti e amici.
É una storia a lieto fine quella di Franco, 53enne di Bitonto che lo scorso 29 gennaio ha subito un brutto incidente per il quale è piombato in uno stato d'incoscienza lasciando nello sconforto le persone a lui vicine. Giorni di preoccupazione e ansia, sempre però saldamente legate alla speranza che non ha mai abbandonato chi, insieme a Franco, lottava per restituirlo alla vita. Grazie alle cure del personale del reparto di Rianimazione dell'Ospedale "Di Venere" di Bari, settimana dopo settimana il 53enne ha però iniziato a mostrare segni di miglioramento, dando ancora maggiore coraggio ai suoi cari che lo hanno costantemente sostenuto. Fino a pochi giorni fa quando Franco ha finalmente riaperto gli occhi e ha potuto riabbracciare tutti.

Certo, ora davanti a lui c'è un articolato percorso di riabilitazione, ma il peggio è certamente alle spalle e a confermarlo è il figlio Maurizio, che ha voluto pubblicamente rassegnare «un ringraziamento e un grandissimo apprezzamento per le immense qualità professionali e umane di tutto il personale del reparto di Unità di terapia intensiva del Di Venere, a Bari, dove è stato ricoverato fino al 27 marzo. In tutti questi giorni è stato curato meravigliosamente da tutti i medici e gli infermieri. Noi figli e mia madre siamo stati costantemente informati, ma quello che ancora di più ci ha stupito è che ci siamo sentiti veramente sostenuti anche a livello emotivo. Efficienza, altissima professionalità e umanità sono le caratteristiche che meglio sintetizzano le qualità di tutti gli operatori di questo reparto. Un grazie veramente di cuore da tutti noi in particolare al dottor Loris Cristofoli, agli infermieri, di cui purtroppo non ricordo tutti i nomi ma che hanno accudito costantemente e amorevolmente mio padre. Papà, grazie alle loro cure, è uscito dal coma e ora sta facendo riabilitazione presso la struttura specializzata di Cassano. Vorrei che tanta gente sappia che c'è anche una sanità che funziona e lo fa veramente bene. Grazie a parenti e amici che ci sono stati molto vicini in questo brutto periodo della nostra vita».