Il Demanio cede Villa Sylos al Comune di Bitonto

Abbaticchio: «Si completa il suo percorso di valorizzazione»

giovedì 3 dicembre 2020 10.08
Villa Sylos, il celebre edificio storico denominato "La Contessa" è adesso, a tutti gli effetti, un bene della città di Bitonto. Ieri, infatti, la responsabile del Servizio Patrimonio, Tiziana Conte e il direttore dell'Agenzia del Demanio di Puglia e Basilicata, Vincenzo Capobianco, hanno firmato in uno studio notarile di Bari l'atto di cessione del bene storico. Un punto di arrivo cui si è giunti dopo anni di inutilizzo e abbandono e una lunga attività di riqualificazione che l'ha trasformato nella "Cittadella del Bambino", con grandi spazi a misura dei più piccoli, uno skatepark, un nuovo parco giochi e un monumentale parco, dove sono state anche posizionate alcune sculture dell'artista Franco Sannicandro; tutto dedicato alla memoria di Angelo Vassallo.

«Villa Sylos – spiegano da Palazzo Gentile - rappresenta un esempio compiuto di progetto originale e creativo dove l'innovazione e la ricerca nel campo educativo, artistico e culturale si coniugano con la valorizzazione del territorio e della tradizione. Ora che è stata trasferita al Comune sarà possibile massimizzare la sua valorizzazione non solo assicurando l'immediata attuazione di tutti gli interventi di tutela e salvaguardia, ma anche incrementando la fruizione pubblica di questi spazi attraverso l'organizzazione di attività di rilevanza culturale, sociale e turistica e la promozione di nuove forme di finanziamento e partnership».

«A suon di finanziamenti nazionali vinti e di tanto lavoro – ha commentato il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio – il Comune di Bitonto è finalmente proprietario del biglietto da visita della Città arrivando dalla "nostra" S.Spirito. Il finanziamento Pirp intercettato nel 2010 (i fondi regionali, già revocati nel 2011, sono stati recuperati nel 2012) è stato sufficiente solo per il recupero del plesso centrale. La restante parte della struttura è stata rifunzionalizzata grazie ad un finanziamento di 1,3 milioni con il Piano delle periferie vinto nel 2016 con la Città Metropolitana. Le risorse del Piano delle periferie hanno consentito il recupero del parco, delle torri e della ex chiesetta. La gestione della struttura è stata, poi, affidata con appalto pubblico dall'Ufficio di Piano guidato dal dott. Andrea Foti, assumendo quale parametro essenziale di valutazione la sua sostenibilità economica».