«Il Corpo è assolutamente rigoroso verso questi fenomeni»

Il generale Altiero commenta l'arresto del maresciallo Priore: «Prenderemo tutti i provvedimenti del caso»

venerdì 30 marzo 2018 12.53
Una mazzetta da 3mila euro per "addomesticare" un'indagine: l'avrebbe chiesta un maresciallo della Guardia di Finanza a un uomo sul quale aveva indagato e che aveva contribuito a fare arrestare. Il finanziere Giuseppe Priore, in servizio presso la Tenenza di Bitonto, è finito a sua volta in carcere per concussione.

L'indagine è stata avviata in seguito alla denuncia di Giuseppe Colapinto, coinvolto nel febbraio 2016 nell'inchiesta sulla Cerin s.r.l., la società di riscossione tributi che si sarebbe appropriata di 4 milioni di euro del Comune di Bitonto. L'imprenditore era accusato di peculato continuato e su di lui la Guardia di Finanza aveva in corso approfondite indagini patrimoniali su delega della Procura di Bari.

«Il Corpo - ha dichiarato il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Bari, il generale Nicola Altiero attraverso alcuni mass media - è assolutamente rigoroso verso questi fenomeni, consapevoli del fatto che dobbiamo essere da esempio verso tutti i cittadini onesti. A noi non è concesso sbagliare». E sull'arresto del maresciallo Priore, difeso dall'avvocato Antonio La Scala, assicura: «Prenderemo tutti i provvedimenti del caso».

«Per i motivi di cui sopra, quando purtroppo ci imbattiamo in un appartenente al Corpo che ha violato il giuramento di fedeltà prestato - termina Altiero - siamo ancora più rigorosi». Il maresciallo Priore, rinchiuso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, sarà interrogato per la convalida dell'arresto.