«Gravi danni a Bitonto per la gelata del 25 marzo»

Il Comune scrive alla Regione. Agricoltori chiamati a rendicontare i danneggiamenti subiti

martedì 7 aprile 2020
Oltre all'emergenza Coronavirus il comparto produttivo pugliese e bitontino subiscono le conseguenze anche dell'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla regione lo scorso 25 marzo. Con una nota inviata alla Regione Puglia il 1° aprile il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, ha segnalato i gravi danni registrati dalle colture agricole (mandorli, ciliegi e ulivi in fase di fioritura e gemmazione) per l'ondata di maltempo del 24/25 marzo, caratterizzata da vento, nevicata abbondante e conseguente gelata. Nella nota il primo cittadino ha chiesto anche «i necessari sopralluoghi in tempi rapidi e, comunque, compatibili con le limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19», chiedendo anche di «delineare, in breve tempo, interventi di natura finanziaria e fiscale finalizzati a ridurre l'impatto negativo di questa sequenza di eventi calamitosi, e consentire la ripresa quanto più veloce possibile dell'attività produttiva del settore, già in grande difficoltà».

Intanto l'Assessorato comunale alle Sviluppo rurale, che ha già raccolto le prime sollecitazioni da parte delle organizzazioni professionali di categoria, invita gli agricoltori danneggiati a inviare i moduli con la segnalazione dei danni entro il 30 aprile 2020.
Per farlo dovranno utilizzare l'apposito modulo, scaricabile dal sito internet del Comune (sezione "In evidenza"), che andrà compilato con tutti i dati richiesti (dati dell'agricoltore e dell'azienda agricola, estremi identificativi dei terreni e delle colture danneggiate, stima approssimativa dei danni), firmato e inviato esclusivamente per posta elettronica all'Ufficio Agricoltura (mail: s.lofoco@comune.bitonto.ba.it).

Sulla questione si sono espressi anche i sostenitori locali di Forza Italia e dei loro rappresentanti in seno al consiglio comunale e regionale, Carmela Rossiello e Domenico Damascelli. Tutti a chiedere l'intervento tempestivo della Regione e del Comune, anche se da Palazzo Gentile la comunicazione era partita già alcuni giorni prima della "sollecitazione".
Anche Damascelli, quindi, ha chiesto le verifiche regionali per la valutazione dei danni, mentre la Rossiello ha chiesto un intervento da parte del Comune che, in realtà, era stato già effettuato.

«La tempestività – aveva detto Damascelli – è determinante. Anche perché la Regione è tenuta a deliberare, entro sessanta giorni dall'evento climatico avverso, la richiesta dello stato di calamità naturale da inviare al Ministero alle Politiche agricole, affinché siano riconosciuti sgravi fiscali e contributivi ed agevolazioni per gli agricoltori che hanno visto compromesso o perduto il proprio raccolto».