Difendere donne e bambini dalla violenza: adesso a Bitonto si impara come

Nei primi 10 mesi del Centro Antiviolenza già 30 casi di donne maltrattate

venerdì 26 ottobre 2018 10.01
È iniziato ieri il ciclo di appuntamenti, organizzati dal Centro Antiviolenza dei Comuni di Bitonto e Palo del Colle "Le Rose di Atacama", per offrire un percorso formativo tecnico-pratico utile a riconoscere e combattere la violenza, rivolto agli operatori del centro e aperto alla cittadinanza tutta. Il percorso prende il nome di "Insieme contro la violenza" ed è un "viaggio" verso la data simbolica del 25 novembre, ovvero la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Il primo di questi appuntamento, "La violenza a portata di clicck", si è svolto stamattina nell'I.I.S.S. Volta - De Gemmis dove si sono incontrati la dirigente I.I.S.S. "Volta - De Gemmis" di Bitonto, Giovanna Palmulli, con Pape Samba Gueye, studente vincitore della sezione giovani di DigithON 2018 e Dino Mangialardi, di Amnesty International. Si continua martedì 8 novembre alle 17, nella Sala Riunioni Comune di Palo del Colle, dove Erminia Pisani, Assessore al Welfare Comune di Palo del Colle insieme a Gabriella Eletti, avvocato penalista, Consulente del CAV "Le rose di Atacama" e Raffaele Tatoli, Responsabile Ufficio Stalking Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Bari, condurranno il seminario "A norma di legge".
Martedì 13 novembre si torna a Bitonto, alle 17 nella Sala degli Specchi di Palazzo Gentile, col percorso formativo "Il volto della violenza". Insieme a Gaetano De Palma, assessore al Welfare del Comune di Bitonto, ci saranno anche Nicola Buonvino, responsabile di medicina penitenziaria e Ilaria De Vanna, Psicologa, Psicoterapeuta, Consulente CAV.

«È importante far conoscere alle donne e ai minori vittime di violenza – ha detto la De Vanna – che esiste una via d'uscita alla loro situazione, che possono ricevere consulenze legali gratuite ed essere inseriti in percorsi di inserimento lavorativo».
De Palma ha invece rinnovato il suo auspicio che il centro sia in grado di condurre la sua battaglia lungo i «due fronti della sensibilizzazione e della messa in rete delle iniziative in difesa dei soggetti deboli. Insegnando alla comunità come raccogliere ogni piccolo segnale importante, perché anche attraverso segnalazioni anonime è possibile supportare una vittima».

Il sistema, nel frattempo, inizia a funzionare visto che sono già 30 le persone che si sono rivolte al Centro Anti Violenza nei suoi primi 10 mesi di attività, nessuna delle quali, però, passata dai Servizi Sociali, giunti, quindi, solo attraverso un contatto spontaneo. E nel frattempo anche le aziende del territorio iniziano a comprendere l'importanza del progetto. Tanto che un noto marchio di abbigliamento con sede nella zona artigianale di Bitonto ha deciso di devolvere 50 centesimi di ogni capo venduto a sostenere le iniziative del CAV.

«Ma bisogna fare molto ancora, magari attraverso l'analisi di realtà virtuose già rodate – come ha aggiunto il dirigente del settore, Andrea Foti – per spiegare, innanzitutto agli addetti ai lavori, quali sono le nuove opportunità che il settore offre».

Intanto il CAV ha lanciato il contest per individuare lo slogan che accompagnerà le comunicazioni del Centro su tutti i materiali grafici che saranno prodotti e distribuiti.
«Avremmo potuto realizzarlo internamente – ha detto Marica Buquicchio, di BuMa Srl, responsabile della comunicazione del CAV – ma abbiamo preferito condividere questo percorso con le comunità di Bitonto e Palo del Colle in cui il centro opera, per incoraggiare la costituzione di una rete di persone interessate a essere accanto al progetto per diventarne la vera forza motrice. Ecco perché abbiamo pensato di utilizzare, a turno, le proposte che ci sembreranno più interessanti nelle varie iniziative del CAV fino a quando non sarà individuato lo slogan definitivo».