Contagi Covid: Bitonto nella fascia 20-50 della Protezione Civile

Mangini: «La maggioranza dei cittadini rispetta le regole. Zero contravvenzioni da parte della Polizia Municipale»

lunedì 14 settembre 2020 7.21
Cresce ancora il numero dei contagiati nella città di Bitonto, che supera quota 20 e porta la città nella fascia 20-50 sulla mappa diffusa dal bollettino quotidiano della Protezione Civile. Una mappa che, fino ad oggi, ha "anticipato" i dati ufficiali offerti dalla Prefettura, al momento fermi a quota 19.

Intanto però proseguono i controlli incrociati di Polizia di Stato e Polizia Locale, anche se con differenti esiti.
Gli agenti del commissariato avrebbero elevato una decina di sanzioni negli ultimi giorni. Nessuna, invece, da parte della Polizia Locale, come riferito dall'assessore Rocco Mangini. «Nonostante le profezie più nefaste da parte di coloro che avevano gridato contro quella decisione – spiega Mangini - certi che sarebbe stata vessatoria nei confronti dei cittadini, il lavoro della nostra Polizia Locale, in coordinamento con le Forze dell'Ordine presenti in città, e con il prezioso supporto dei volontari della Protezione Civile è stato encomiabile. A tutti loro deve andare la gratitudine della Comunità. Come più volte chiarito, infatti, alla base delle nostre decisioni c'era e c'è in primis una finalità esortativa - educativa, se vogliamo - e solo per casi eclatanti di dispregio delle regole e del ruolo esortativo da parte delle Forze dell'Ordine, la finalità diventa, ed è diventata in alcuni casi già citati dalla cronaca, punitiva».

Il motivo della mancanza di verbali da parte della Polizia Municipale è, secondo Mangini, che «la maggior parte dei cittadini collabora e, anche quando vengono richiamati, si auto-disciplinano senza necessità di punizioni; questo fa ben sperare. Enfatizzo l'aspetto dell'auto-discplina perchè sono convinto che questa battaglia quotidiana si possa vincere solo con l'atteggiamento responsabile di tutti, nessuno escluso. Un atteggiamento responsabile che, pur quando imposto, ha maggiori possibilità di successo se frutto di una presa di coscienza personale e collettiva. Non possiamo avere un vigile o un poliziotto per ognuno dei nostri concittadini. Ed è chiaro che molti concittadini sfuggano al reale controllo del corretto uso della mascherina; e sfuggirebbero anche nel caso in cui ci fossero mille multe a sera...è nella natura dell'uomo sfuggire alle regole imposte da altri!?».

Per il delegato di Abbaticchio il senso di questo atteggiamento è racchiuso nel cartello che invita a non toccare i fili dell'alta tensione: «Anche il cartello invita ed esorta a non toccare i fili. Ma sono convinto che qualche stolto lo avrà fatto lo stesso, fosse anche per sfidare la sorte. Ecco, nessuno di sognerebbe mai di mettere un vigilantes per ogni cavo elettrico scoperto o sospeso. Il paragone è provocatorio, ma calzante».

«Ci aspettano mesi - qualcuno dice anni - di convivenza con il virus e soprattutto con un nuovo modello di interazione tra gli esseri umani», dice Mangini, che spiega però come «non con la paura, nè con la paranoia, si vincerà questa battaglia, ma con la lucidità e con l'osservazione delle semplici regole che - al di là delle ordinanze - dovrebbero essere dettate dal nostro buon senso. Osservandole, eviteremo restrizioni e ulteriori provvedimenti (come ad esempio sta accadendo a Polignano)».