Bambini in vendita, Cardinale chiede chiarezza

L'esponente di AP si interroga sui bimbi rom residenti a Bitonto

martedì 21 marzo 2017 13.31
L'orrore portato alla luce dal servizio de Le Iene non è passato e non poteva passare inosservato a Bitonto. Anche e soprattutto perché uno dei ragazzini intervistati ha dichiarato di essere proprio di Bitonto. Sulla questione è tornato Roberto Cardinale, responsabile di sezione Controvento-Alternativa Popolare: "Le periferie delle città - ha scritto in una nota - non dovrebbero essere emarginate dal contesto sociale e civico, onde evitare spiacevoli episodi come quello mostrato dal programma televisivo "Le Iene" presso lo Stadio San Nicola di Bari. Notare tra i bambini in cerca di "denaro", magari per soddisfare le richieste dei loro genitori per sopravvivere, un nostro figlio (stando a quanto egli stesso ha dichiarato al "finto cliente"), deve farci riflettere su quello che accade al giorno d'oggi in situazioni di criticità familiari e socio-educative. La situazione rom è stata affrontata più volte negli anni nella nostra città, in quanto avevamo a pochi passi dal centro urbano, campi di "loro proprietà" in cui le situazioni igienico-sanitarie e non solo, erano al limite della vivibilità; è possibile – si chiede Cardinale – che i minori che notavamo ai semafori o lungo le arterie di uscita dalla città fossero vittima di simili episodi evidenziati nel filmato mostrato in tv? Se così fosse, chi ha provveduto ad accompagnare il o i minore/i in questione in quella zona? Occorrevano i giornalisti de "Le Iene" per far sì che intervenissero le Forze dell'ordine in quella zona da sempre frequentata da molti per un momento di sesso a pagamento? L'aspetto sconcertante di quel filmato è che gli adulti, scusate per l'espressione ma ritengo sottolinearla, "sporcaccioni", che si rivolgono a minori per avere i loro momenti di euforia sessuale, rappresenta un contesto sociale al di fuori dalla normalità e mi auguro che sia in una fascia molto inferiore rispetto al contesto in cui molte persone sono abituate a vivere. Abusare sessualmente di minori è un reato (c.p. legge n.38/2006)! Eppure i progetti sull'integrazione da parte dei rom sono stati finanziati dalla Comunità Europea, forse in maniera inferiore rispetto alla richiesta sul territorio?"