Antonio Moschetta con ‘Il tuo metabolismo’ svela i rischi tumorali connessi all’alimentazione

Il libro presentato negli scorsi giorni al teatro Traetta di Bitonto

martedì 29 maggio 2018 17.06
A cura di Maddalena Coviello
Prevenire i tumori e conoscere le dinamiche metaboliche che ne regolano i meccanismi connessi all'alimentazione. Con questo duplice obiettivo nasce "Il tuo metabolismo", il libro del dottor Antonio Moschetta, docente ordinario di Medicina interna all'Università Aldo Moro di Bari, ospite negli scorsi giorni al teatro Traetta di Bitonto per presentare il suo ultimo lavoro edito da Mondadori.
In tanti hanno preso parte all'iniziativa, organizzata nell'ambito del "Parco delle Arti" — Progetto Comunale Bitonto Città dei Festival: Viaggi Letterari nel Borgo — VII Edizione" e per "Il Maggio dei libri". Alla serata hanno partecipato anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, e l'assessore al Marketing Territoriale, Rino Mangini, insieme ad altri esponenti dell'amministrazione comunale.

«Fondamentale – ha detto Moschetta - è conoscere i segnali a livello fisico e le buone abitudini alimentari, cui devono seguire i controlli. La persona obesa è fortemente a rischio tumorale e l'alimentazione fa da padrona sulle cause e conseguenze che possono accadere. Spesso, però, è veramente difficile per il dottore farsi ascoltare». Tanti gli esempi e consigli pratici offerti dal professore e contenuti anche nel libro che richiede un'attenta e completa lettura per comprendere meglio le dinamiche e approfondirle. Tra gli esempi e i dati riportati durante la serata dal medico va ricordata la dieta mediterranea che «deve essere seguita con accorgimenti, quali: la riduzione di cibi grassi, zuccheri, farinacei e carne rossa». Interessante anche l'aspetto, illustrato dall'autore, di come il metabolismo vari durante la giornata e di sera diminuisca molto. «Il nostro metabolismo – ha aggiunto Moschetta - è determinato attraverso il DNA dai nostri nonni o persino dal tipo di parto o allattamento, per fare degli esempi. Infine, parlando di Dna, l'uomo può essere soggetto alle malattie proprie del luogo dove si trasferisce anche attraverso l'alimentazione. Questo è un punto di arrivo per la scienza che deve confrontarsi con i continui cambiamenti e nuove sfide».