
Cronaca
«Pressioni sulla titolare del centro scommesse»: assolto un finanziere
La sorella era stata accusata di presunte sottrazioni di denaro e lui abusando del suo status di militare sarebbe intervenuto
Bitonto - sabato 1 novembre 2025
Il Tribunale di Bari in composizione collegiale (presidente Ambrogio Marrone) ha assolto «perché il fatto non sussiste» un maresciallo della Guardia di Finanza - N.P. le sue iniziali -, residente a Bitonto, dall'ipotesi di reato di tentata concussione. Prosciolti, infine, anche gli altri due imputati dall'accusa di lesioni personali.
I fatti risalgono al 13 gennaio 2018. Il militare (difeso dall'avvocato Antonio La Scala), di 48 anni e in servizio a Fiumicino, era accusato di aver fatto pressioni sul titolare del centro scommesse Snai in cui aveva lavorato la sorella, di 40 anni, per ottenere «una quietanza del rapporto di lavoro». La donna era stata accusata di presunte sottrazioni di denaro, e il fratello - abusando, secondo l'accusa, del suo status di «pubblico ufficiale» - sarebbe subito intervenuto in difesa della sorella.
L'uomo, infatti, avrebbe provato a indurre la titolare del centro a rilasciare una dichiarazione che evitasse alla sorella qualunque conseguenza negativa. Non solo: mostrandole il tesserino delle Fiamme Gialle le avrebbe detto: «Allora non hai capito nulla... io sono un maresciallo della Guardia di Finanza... ti faccio chiudere il locale... devi fare quello che io ti ho detto... ti faccio arrivare una verifica e ti faccio chiudere il locale», configurando, per l'accusa, l'ipotesi di tentata concussione.
I due fratelli e una terza persona (un 43enne residente a Bari) sono poi stati prosciolti per remissione di querela dall'accusa di lesioni personali nei confronti della titolare del centro, aggredita - riportò, fra gli altri, un trauma cranio-cervicale - e giudicata guaribile in 7 giorni. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.
I fatti risalgono al 13 gennaio 2018. Il militare (difeso dall'avvocato Antonio La Scala), di 48 anni e in servizio a Fiumicino, era accusato di aver fatto pressioni sul titolare del centro scommesse Snai in cui aveva lavorato la sorella, di 40 anni, per ottenere «una quietanza del rapporto di lavoro». La donna era stata accusata di presunte sottrazioni di denaro, e il fratello - abusando, secondo l'accusa, del suo status di «pubblico ufficiale» - sarebbe subito intervenuto in difesa della sorella.
L'uomo, infatti, avrebbe provato a indurre la titolare del centro a rilasciare una dichiarazione che evitasse alla sorella qualunque conseguenza negativa. Non solo: mostrandole il tesserino delle Fiamme Gialle le avrebbe detto: «Allora non hai capito nulla... io sono un maresciallo della Guardia di Finanza... ti faccio chiudere il locale... devi fare quello che io ti ho detto... ti faccio arrivare una verifica e ti faccio chiudere il locale», configurando, per l'accusa, l'ipotesi di tentata concussione.
I due fratelli e una terza persona (un 43enne residente a Bari) sono poi stati prosciolti per remissione di querela dall'accusa di lesioni personali nei confronti della titolare del centro, aggredita - riportò, fra gli altri, un trauma cranio-cervicale - e giudicata guaribile in 7 giorni. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.



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