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Politica

Gli attivisti de La Puglia in più di Bitonto in più si confrontano sulle ultime leggi regionali

Con il consigliere Enzo Colonna anche i membri di partito eletti nei comuni del Barese

Un momento di confronto sui lavori del consiglio regionale pugliese per comprendere i meccanismi che hanno portato al varo di alcune importanti leggi ed elaborare eventuali modifiche e miglioramenti. È con questo intento che gli attivisti del gruppo politico La Puglia in più si sono incontrati nella sede bitontina del partito insieme al consigliere regionale del gruppo Noi a sinistra per la Puglia, Enzo Colonna e ad alcuni dei neo amministratori dei comuni pugliesi, reduci dalle scorse amministrative: Massimo Lacetera, Giuseppe Santoruvo e Domenico Nacci di Bitonto e Natalie Marzella, consigliere comunale di Giovinazzo, mentre a introdurre gli argomenti è stato Nino Colasanto, coordinatore provinciale del movimento.
Occhi puntati allora sulla legge che garantisce fondi regionali per l'acquisto di parrucche ai pazienti oncologici sottoposti a trattamenti chemioterapici. «Secondo quanto normato dalla legge – spiegano da La Puglia in più - è prevista a titolo sperimentale e per due anni, la promozione del progetto 'Banca dei capelli' con la funzione di radicare la cultura della donazione, in modo da sopperire al contributo economico previsto».
Durante l'incontro si è parlato anche della legge proposta dal consigliere regionale del M5S, Cristian Casili, rivista e riformulata dallo stesso Colonna, che obbliga gli enti a individuare e mettere in rete - mediante l'istituzione di una 'Banca della terra' - i terreni agricoli, pubblici e privati, in stato d'abbandono. Sullo stesso filone anche la legge per il "Recupero e riutilizzo di eccedenze alimentari", che propone la raccolta e la redistribuzione dei generi alimentari non idonei alla commercializzazione ma commestibili per l'uomo o adatti all'alimentazione animale, destinate gratuitamente alle fasce più fragili della società. Sul capitolo edilizio invece si è parlato della legge con cui i 258 comuni pugliesi devono adeguare i regolamenti edilizi comunali allo schema di regolamento edilizio tipo entro il termine di centocinquanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, per rendere omogenei in tutta Italia i principi dell'attività edificatoria.
In chiusura si è discusso del disegno di legge voluto da Michele Emiliano sulla partecipazione.
«Una legge che dovrebbe riavvicinare la cittadinanza alla politica -sono certi gli attivisti del movimenti - garantendo ai cittadini di contribuire alle decisioni che coinvolgono i territorio e le comunità locali».
Sull'argomento sono intervenuti anche il presidente della consulta comunale per l'ambiente di Bari, Elda Perlino, ricercatrice CNR dal 1983, e l'ingegner Tommaso Farenga, esperto nel campo della pianificazione territoriale, ambientale e delle strategie di sviluppo locale.
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