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Vita di città
Gattini impiccati in periferia. L'appello: «Chi commette questi crimini deve pagare»
L'appello dell'associazione "Qui la zampa HEART" dopo l'ennesimo atto di crudeltà
Bitonto - venerdì 20 giugno 2025
Tre gattini di appena due mesi di vita sono stati ritrovati morti, impiccati nella periferia di Bitonto. Un atto di inaudita crudeltà, denunciato pubblicamente sui social dall'associazione animalista "Qui la zampa HEART", che da molto tempo si batte per sensibilizzare la cittadinanza e contrastare la violenza sugli animali.
Secondo quanto denunciato dai volontari, due dei piccoli felini sarebbero stati legati e uccisi per impiccagione alla testa, uno alla coda. "Non possiamo più rimanere in silenzio – scrive l'associazione in un post – siamo sconvolti, arrabbiati e devastati. È l'ennesimo crimine orribile contro esseri indifesi. Chi è responsabile deve essere individuato e punito".
La rabbia dei volontari è comprensibile. Quello accaduto nelle scorse ore si aggiunge a una lunga scia di episodi inquietanti, spesso ignorati o sottovalutati. "È da mesi – scrivono – che denunciamo casi simili. Chiediamo, anzi esigiamo, un intervento deciso da parte delle autorità competenti".
Il sospetto più inquietante è che dietro questi atti possa esserci la mano di uno stesso responsabile, ancora a piede libero. L'associazione parla apertamente di "genocidio di animali innocenti", chiedendo che la comunità tutta, non solo le istituzioni, si attivi per fermare la deriva violenta che sta colpendo creature indifese.
Al momento non risultano dichiarazioni ufficiali da parte del Comune o delle forze dell'ordine, ma cresce l'indignazione anche tra i cittadini, che - nei commenti - chiedono giustizia e sicurezza anche per gli animali.
Secondo quanto denunciato dai volontari, due dei piccoli felini sarebbero stati legati e uccisi per impiccagione alla testa, uno alla coda. "Non possiamo più rimanere in silenzio – scrive l'associazione in un post – siamo sconvolti, arrabbiati e devastati. È l'ennesimo crimine orribile contro esseri indifesi. Chi è responsabile deve essere individuato e punito".
La rabbia dei volontari è comprensibile. Quello accaduto nelle scorse ore si aggiunge a una lunga scia di episodi inquietanti, spesso ignorati o sottovalutati. "È da mesi – scrivono – che denunciamo casi simili. Chiediamo, anzi esigiamo, un intervento deciso da parte delle autorità competenti".
Il sospetto più inquietante è che dietro questi atti possa esserci la mano di uno stesso responsabile, ancora a piede libero. L'associazione parla apertamente di "genocidio di animali innocenti", chiedendo che la comunità tutta, non solo le istituzioni, si attivi per fermare la deriva violenta che sta colpendo creature indifese.
Al momento non risultano dichiarazioni ufficiali da parte del Comune o delle forze dell'ordine, ma cresce l'indignazione anche tra i cittadini, che - nei commenti - chiedono giustizia e sicurezza anche per gli animali.