Stop della Asl alla pediatra amata dai pazienti: 550 mamme sul piede di guerra

Revocato l'incarico alla dottoressa Rosanna Scaraggi. Genitori costretti a portare i neonati a Palo del Colle

mercoledì 20 febbraio 2019 08.00
Rabbia e preoccupazione. Sono questi i sentimenti di 550 mamme di Bitonto in ansia per le sorti mediche dei loro piccoli, in cura, fino a un mese fa, al dottor Perrini e ora praticamente costrette a cercarsi un nuovo medico dopo che la Asl ha revocato l'incarico al suo sostituto, la dottoressa Rosanna Scaraggi.

Tutto era iniziato col pensionamento del pediatra bitontino, che era tra i medici di base della città col maggiore numero di pazienti. La Asl, come da prassi, aveva nominato subito un pediatra sostitutivo temporaneo fino al 31 luglio, individuandolo nella dottoressa Rosanna Scaraggi, entrata subito nel cuore dei suoi 550 piccoli pazienti e delle loro mamme. «Tanto che ci aspettavamo che il suo incarico sarebbe stato rinnovato – racconta Mariangela, una delle mamme interessate - ed esteso oltre luglio e magari reso definitivo. Ma così non è stato».
La Asl di Bari infatti ha inspiegabilmente deciso di revocare l'incarico temporaneo alla dottoressa Scaraggi, lasciando letteralmente le 550 mamme in balia di se stesse. Dal 28 febbraio dovranno cercarsi un altro pediatra, scegliendo fra uno dei 3 che a Bitonto hanno ancora posti liberi e che ovviamente, oltre a non avere 550 posti liberi, non incontrano il favore di tutti, oppure decidendo di dirottare i proprio piccoli a Palo del Colle che è nello stesso ambito di Bitonto.

«Personalmente continuerò a portare mio figlio dalla dottoressa Scaraggi che è bravissima – dice Mariangela – anche a pagamento. Ma avrò sempre bisogno di un medico che mi prescriva i medicinali quando questi saranno indispensabilmente prescrivibili e ovviamente non è giusto che io sia costretta a portare mio figlio da un medico a pagamento quando questo sarebbe un servizio che mi spetta di diritto. Perchè è assurdo che si debba essere costretti a portare in un'altra città bimbi molto piccoli, molti dei quali neonati».

Le mamme non hanno nessuna intenzione di darsi per vinte e hanno deciso di non darla vinta alla Asl, presidiando da giorni gli uffici di Bitonto per valere i propri diritti.