Nuova discarica: Sinistra Italiana Bitonto contro il centrodestra

Una nota per ribadire l'opposizione alla realizzazione del sito FER.LIVE e per rimarcare le distanze dagli avversari politici

sabato 18 dicembre 2021
A cura di La redazione
«Anche se il ciclo ottimale della gestione dei rifiuti prevede lo smaltimento come attività residuale, la discarica costituisce in ogni caso una insopportabile pressione sull'ambiente che non ha eguali a livello di impatto con qualunque altro tipo di impianto».

A sottolinearlo in una nota è Sinistra Italiana Bitonto che però attacca le opposizioni cittadine ed il centrodestra: «Quello che non si comprende - si legge nella nota - è la protesta rappresentata da esponenti di quel partito che nel lontano 2001, insieme ad altri partiti dell'allora maggioranza di governo regionale, hanno gettato le basi per la costruzione di numerosi impianti destinati al solo smaltimento dei rifiuti urbani. Impianti complessi, costituiti da linee di trattamento meccanico biologico dell'indifferenziato urbano con annesse discariche, come quelli di cui si discute in questi giorni a proposito del recente piano regionale di gestione dei rifiuti».

Da Sinistra Italiana rincarano la dose: «Si chiamava Popolo della Libertà - è la sottolineatura - la coalizione che con una pianificazione scellerata creò le premesse per uno squilibrato sistema impiantistico deficitario rispetto al recupero dei rifiuti e sovradimensionato rispetto allo smaltimento. Nel 2004, infatti, furono aggiudicate gare di appalto europee per la realizzazione e gestione di costosissimi impianti uguali a quello di Conversano, da insediare in ogni provincia della nostra Regione. Se a questo si aggiunge che il piano del Popolo delle Libertà (Forza Italia, Nuovo PSI, Alleanza Nazionale e Lega Nord) - attaccano da SI - prevedeva la realizzazione anche di termovalorizzatori che avrebbero dovuto bruciare sia l'indifferenziato tal quale che la frazione secca derivante dai suddetti impianti, forse sarebbe anche ora di apprezzare lo sforzo profuso dall'amministrazione Vendola».

Sinistra Italiana finisce poi per elogiare il piano varato dall'allora Governatore pugliese e dal suo esecutivo: «Nel 2005, infatti, con il subentro al governo regionale del centrosinistra - ricordano dalla segreteria cittadina - si operò una revisione del piano esistente riuscendo, finalmente, a quantificare gli obiettivi di riduzione dei rifiuti e quelli di raccolta differenziata, calcolare la quantità di rifiuti residui e la relativa composizione merceologica al fine di valutare l'utilità e il fabbisogno di utilizzo energetico, difatti impedendo la realizzazione di termovalorizzatori e di altri impianti di smaltimento dell'indifferenziato».

«È evidente - concludono da Sinistra Italiana - che qualunque piano di gestione dei rifiuti è perfettibile, in taluni casi, però, per onestà intellettuale, dopo una attenta analisi che tenga conto dello stato dell'arte da cui si parte, occorre saper riconoscere anche i meriti altrui, quelli ad esempio dell'aver ridotto all'essenziale l'impiantistica destinata al solo smaltimento, favorendo, conseguenzialmente, l'incremento delle raccolte differenziate».