Processo Capristo: rito abbreviato per l'alto magistrato

Libero, dopo il patteggiamento, il poliziotto bitontino coinvolto

venerdì 21 agosto 2020 8.08
Ha chiesto il giudizio immediato la Procura di Potenza per l'alto magistrato Carlo Maria Capristo, arrestato lo scorso 19 maggio per un'inchiesta in cui sono coinvolti anche un poliziotto bitontino e altri 3 imprenditori, anch'essi di Bitonto.
Secondo l'accusa, il giudice avrebbe fatto pressioni su una giovane collega, attraverso l'intervento del poliziotto, per chiudere le indagini ai danni di un altro imprenditore bitontino - del tutto estraneo alla vicenda - e favorire gli imprenditori Giuseppe, Cosimo e Gaetano Mancazzo, interessati ai vantaggi economici e di legge dello status di vittime di usura.
Capristo è stato rimesso ieri in libertà perchè il gip ha ritenuto cessate le esigenze cautelari sulla base del fatto che il giudizio immediato chiesto dalla Procura ha ormai cristallizzato l'impianto probatorio e tenuto anche conto della domanda di pensionamento e del tempo trascorso.
Libero anche il poliziotto Michele Scivittaro, che ha patteggiato la condanna a un anno e dieci mesi. Per lui l'accusa, oltre a quella di aver esercitato pressioni sulla Pm Curioni, è di aver utilizzato il tempo di lavoro per attività personali, talvolta per improprie mansioni indicate proprio da Capristo, che nel frattempo avrebbe firmato gli statini di servizio che certificavano invece attività diverse da quelle realmente svolte, con molte giornate di lavoro e straordinari in realtà mai prestati.
Indagini e procedimenti proseguono invece per approfondire le vicende degli imprenditori coinvolti.