Nuovo direttivo per Italia in Comune: Abbaticchio lascia a Cusmai il coordinamento regionale

«Siamo punto di riferimento del civismo 'puro' in Puglia». Domani intanto ufficializzato accordo con +Europa per le Europee

martedì 26 marzo 2019 18.09
Cambi al vertice per Italia in Comune Puglia, il partito nato dalle esperienze civiche degli amministratori italiani sull'idea dei sindaci di Parma, Cerveteri e Bitonto, Pizzarotti, Pascucci e Abbaticchio e che registra in questi giorni nuovi ingressi in vista degli importanti impegni elettorali alle porte, per le quali domani sarà ufficializzato a Roma l'accordo con +Europa. L'occasione è stata l'assemblea dei referenti locali che si è svolta a Bitonto e durante la quale è stato ufficializzato l'ingresso, ad esempio, di Rosario Cusmai, consigliere comunale di Foggia e vicepresidente della provincia. Assieme a lui, aderiscono ufficialmente al partito anche il Sindaco di Capurso, Francesco Crudele e l'assessore di Trani, Tommaso Laurora. L'assemblea ha anche stabilito che Cusmai sarà il nuovo coordinatore regionale al posto di Abbaticchio, che resta nel direttivo pugliese. Suo vice il sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci che, a sua volta, 'lascia' l'incarico di presidente provinciale per Bari a Tommaso Depalma, primo cittadino di Giovinazzo. La presidenza regionale è stata assegnata, invece, al vice presidente della Giunta regionale, Antonio Nunziante. Vicepresidente regionale del partito sarà, invece, l'assessore Tommaso Laurora. A Taranto, infine, neo-eletto presidente provinciale è Armando Grassi. L'obiettivo è quello di diventare «punto di riferimento del civismo strutturato ed organizzato», come ammesso dallo stesso Abbaticchio che ha parlato di un «polo finalmente non leaderistico in Puglia».
Per Antonio Nunziante è importante «fornire una alternativa credibile all'attuale politica e di tornare a dialogare con i territori», ma anche «valorizzare qualsiasi esperienza provenga dal basso con il contributo di tutti».

Soddisfazione da parte di Carlucci e Depalma per l'avvicinamento di tanti nuovi iscritti: «Il motivo è semplice: la nostra è una forza politica a misura degli Enti locali e molto vicino ai territori e alla gente e, soprattutto, un partito in cui puntiamo sulla squadra».
Concetto ribadito anche dallo stesso Abbaticchio: «Che nel partito vengano abbandonate le gerarchie e i verticismi ho voluto dimostrarlo in prima persona, lasciando il coordinamento regionale a Rosario e non trattenendo la carica, sebbene non fosse incompatibile con il ruolo nazionale. Oggi siamo progetto coerente, credibile, coraggioso e simbolo del civismo puro».