Estorsione e rapina ad una sala slot: arrestato 25enne

Prima la tentata estorsione, poi i fatti. Preso dalla Polizia di Stato il bitontino Matteo Sicolo

mercoledì 12 settembre 2018 16.27
«Se non mi dai 900 euro vengo a rapinarti». Prima la tentata estorsione, poi i fatti. Per una rapina perpetrata ai danni di una sala slot di Bitonto, un 25enne del posto, Matteo Sicolo, è stato arrestato nelle scorse dalla Polizia di Stato.

L'episodio risale al 18 luglio scorso, quando l'uomo sarebbe stato coinvolto in una rapina perpetrata ai danni di una sala slot di viale Giovanni XXIII, la Slot & VLT; dopo essersi introdotto nel locale commerciale, avrebbe chiuso la porta d'accesso intimando al gestore di consegnargli l'incasso, infilando la mano in un borsello al fine di simulare il possesso di un'arma.

Nonostante l'adesione del commerciante alle richieste del malfattore, questi lo avrebbe colpito ripetutamente, minacciandolo anche di morte, al fine di ottenere indicazioni in merito all'ubicazione della cassaforte. Dopo aver danneggiato il sistema di videosorveglianza, nel vano tentativo di non lasciare traccia della rapina, si sarebbe dileguato con un bottino di oltre 3.600 euro.

L'attività d'indagine condotta dai poliziotti del locale Commissariato di P.S. ha consentito di ricostruire la dinamica degli eventi, raccogliendo elementi probatori a carico dell'arrestato, grazie anche alla visione delle immagini di ulteriori sistemi di videosorveglianza presenti in zona.

Dalla ricostruzione eseguita dagli agenti è altresì emerso che l'uomo, all'incirca due settimane prima della rapina, avrebbe tentato di estorcere dei soldi ai danni della medesima attività; a fronte dell'uso di alcune macchinette da gioco e di notevoli perdite di denaro, avrebbe chiesto ai gestori di consegnargli la somma di 900 euro, minacciando che, qualora la sua richiesta non fosse stata esaudita, avrebbe rapinato la sala slot.

L'uomo è stato arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica.