Denunciato l'automobilista che bloccò i treni a Bitonto passando col rosso sul passaggio a livello

Ferrotramviaria: «Ritardi non addebitabili all'azienda. I passeggeri sono stati avvertiti»

mercoledì 6 febbraio 2019 12.22
Interruzione di pubblico servizio. È questa l'accusa da cui dovrà difendersi l'automobilista che due notti fa ha bloccato i treni della Ferrotramviaria restando intrappolato all'interno delle sbarre del passaggio a livello di via Santo Spirito, a Bitonto. Ad annunciarlo è proprio l'azienda di trasporti che in merito alla vicenda ha voluto chiarire alcuni punti, per rispondere alle lamentele di alcuni passeggeri, pubblicate in un articolo da BitontoViva.

«Riteniamo sia il caso di spiegare esattamente quello che, nel rispetto delle Norme vigenti, accade quando un veicolo ingombri indebitamente lo spazio interno di un passaggio a livello – scrivono in una nota indirizzata a BitontoViva dai vertici di Ferrotramviaria - in dispregio ed in palese violazione del Codice della Strada ed arrecando un danno ai passeggeri e all'Azienda. Il passaggio a livello in questione, situato al km. 16+524, su via Santo Spirito (che non è in aperta campagna ma all'ingresso della Città di Bitonto), è dotato di un sistema di rilevamento ottico di ingombro che "dialoga" col treno in arrivo e attiva l'SCMT (Sistema di Controllo Marcia Treno). Pertanto, il treno blocca in automatico la propria marcia non appena il Sistema ha rivelato l'ostacolo. A quel punto, le norme vigenti impongono l'attesa della squadra di tecnici specializzati che aprono le barriere, liberano il veicolo rimasto intrappolato e consentono l'attraversamento in sicurezza del Passaggio a Livello».

L'ora in cui i passeggeri sono rimasti "ostaggio" della situazione (e non certo di Ferrotramviaria, com'era facilmente deducibile anche dall'articolo), quindi, avrebbe rappresentato il tempo necessario a effettuare tutte queste operazioni di sicurezza.
«Appare abbastanza chiaro, di conseguenza – chiariscono ancora dall'azienda - che il ritardo accumulato non è in alcun modo addebitabile a Ferrotramviaria, che ha subìto a sua volta un danno e che si è pienamente attenuta al rispetto delle Norme. Allo stesso modo, nessuno è rimasto "ostaggio" sul treno per il semplice fatto che l'evento verificatosi è conseguenza diretta di una violazione di legge di un automobilista indisciplinato e non rispettoso delle norme contenute nel Codice della Strada. Per il resto, vorremmo rassicurare i viaggiatori: i passeggeri a bordo del treno hanno ricevuto le informazioni necessarie dal capotreno, che era ovviamente informato dell'evento; mentre l'autore della violazione è stato identificato e, come sempre in questi casi, verrà denunciato per interruzione di pubblico servizio».

Una situazione, purtroppo, abbastanza comune e che si verifica praticamente ovunque ci siano dei passaggi a livello, con la stessa incidenza in tutta Italia. «Gli intrappolamenti di veicoli tra le barriere – confermano da Ferrotramviaria, infatti - rappresentano gli episodi purtroppo più frequenti sull'intera rete ferroviaria italiana. Non a caso sono stati finanziati dal Ministero dei Trasporti (con fondi CIPE) e prossimi ad essere installati, sistemi di controllo ottico dello stato di ingombro dei passaggi a livello a più alto momento di traffico stradale. I quasi 6000 passaggi a livello presenti sulle reti ferroviarie (Nazionale e Regionali) rappresentano un problema sul quale si sta incidendo con la graduale eliminazione e l'adozione di tecnologie sempre più sofisticate. Ma in ogni caso, non si potrà mai prescindere dalla educazione stradale e quindi dal pieno rispetto del Codice della Strada».