Da Bitonto ad Acquaviva per rubare un'auto: arrestato 40enne bitontino

È stato fermato dai Carabinieri dopo un inseguimento

lunedì 23 settembre 2019 11.39
Concorso in tentato furto di autovettura. È questa l'accusa con cui S.G., 40enne di Bitonto, è stato arrestato ieri dai Carabinieri della Stazione di Acquaviva delle Fonti, dove l'uomo è stato fermato dopo il furto di un'auto sventato da un militare fuori servizio.

Il carabiniere era infatti in procinto di andare al lavoro, all'alba, quando ha intravisto il 40enne fuori da un furgone bianco lungo via Colaninno, mentre altre due persone stavano armeggiando all'interno di una vicina utilitaria. Tenuto conto delle circostanze di tempo e di luogo, ed avendo intuito che i tre erano intenti ad asportare l'utilitaria, il militare si è fermato al fine di controllare visivamente quanto stava accadendo.

Appena fermatosi, il bitontino ha avvisato i presunti complici - che si sono immediatamente allontanati dalla vettura - per poi salire sul furgone e far perdere, temporaneamente, le sue tracce verso la strada provinciale 205, mentre gli altri due soggetti che si trovavano all'interno dell'utilitaria che stavano tentando di asportare, scendevano velocemente dalla stessa e si allontanavano a piedi per le vie limitrofe, facendo perdere le proprie tracce.

In quella circostanza il militare, nel rilevare la targa del furgone in fuga da segnalare al 112, ha notato che l'ultimo numero era stato alterato con il nastro adesivo di colore nero. Nonostante la targa camuffata, dopo, una pattuglia che era in zona, portatasi prontamente sulla strada provinciale 205, è riuscita a intercettarlo e bloccarlo.

A seguito di una perquisizione veicolare, i militari hanno rinvenuto al suo interno una batteria per l'avviamento dei motori di auto. Per il conducente, identificato nel 40enne bitontino, è scattato l'arresto e su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stato sottoposto ai domiciliari in attesa di giudizio, mentre il proprietario della macchina dovrà ripagarsi i danni causati dalla rimozione della scatola dello sterzo e dalla forzatura della portiera destra.

Dai successivi accertamenti sull'utilitaria che stava per essere asportata, i militari hanno constatato che la scatola dello sterzo era stata forzatamente rimossa dal suo alloggiamento, mentre la portiera anteriore destra era stata forzata nella parte superiore.

Proseguono le indagini finalizzate alla ricerca ed all'identificazione dei due fuggitivi.