Cittadinanza ai nati in Italia da immigrati: un convegno della federazione Pares per discutere sul tema

«Nessun bambino è clandestino. I bambini sono cittadini del mondo»

mercoledì 20 giugno 2018 10.40
«La cittadinanza per i nati in Italia da genitori immigrati rappresenta un riconoscimento per le persone che vivono, studiano e lavorano nel nostro Paese, ed è uno strumento di civiltà. Nessun bambino è clandestino. I bambini sono cittadini del mondo». Parte da questa riflessione l'idea della federazione Pares di organizzare un convegno per discutere di questo tema con istituzioni ed esperti del settore.

Il momento di riflessione è in programma per venerdì 22 giugno alle 18,30 presso il Convivium Sancti Nicolai, in piazza Cattedrale e vedrà la partecipazione dei consiglieri comunali Ruvo di Puglia e Terizzi, Antonio Mazzone (Sinistra Ruvese) e Giuseppe Volpe (La Corrente), oltre al segretario FLAI CGIL PUGLIA, nonché responsabile immigrazione CGL, Azmi Jarajawi e alla coordinatrice del progetto Sprar Arci Bari, Monica Dal Maso, con la moderazione della docente in discipline giuridiche ed economiche Angela Ruggero.

La federazione Pares, composta da alcuni partiti dell'opposizione di centro sinistra, Governare il Futuro, Insieme per la Città, Partito Socialista Italiano e Sinistra Italiana, con questa iniziativa ha voluto invitare «i cittadini e le cittadine le forze politiche e le associazioni, a credere responsabilmente in questa iniziativa per impedire che la politica possa essere condizionate da chi intende consegnare all'odio, ai nazionalismi, alle diseguaglianze, alle discriminazioni, alla xenofobia e al razzismo la nostra terra».

«La nostra città - si augurano i gruppi politici confederati - deve essere uno spazio culturale e umano aperto, con un'identità plurale e dinamica, capace di fondare le relazioni sul reciproco rispetto, sul riconoscimento delle specifiche diversità culturali, sulla promozione delle libertà e dei diritti fondamentali, sul mantenimento della pace tra i popoli, sulla garanzia del principio di eguaglianza, sul rifiuto di ogni forma di discriminazione, sul ripudio della xenofobia e del razzismo. Per questo chiediamo il diritto alla cittadinanza onoraria per chi nasce qui ricordando di essere tutti cittadini del mondo».