Allarme siccità, emergenza idrica: da oggi riduzione della pressione nella rete di acqua potabile

Disagi potranno essere avvertiti ai piani alti degli stabili senza autoclave

giovedì 28 settembre 2017 9.24
La siccità che sta martoriando le campagne e influirà negativamente sui raccolti di migliaia di operatori del settore avrà conseguenze anche per le civili abitazioni. L'Acquedotto Pugliese ha infatti informato che «la perdurante situazione di siccità che investe anche il nostro territorio, causa della progressiva riduzione di risorsa alle fonti, impone manovre di regolazione idraulica nelle reti». In pratica meno pressione nella rete idrica che porta l'acqua potabile nelle case dei pugliesi e disagi soprattutto per i piani alti degli stabili sprovvisti di cisterne ed autoclave.

«D'intesa con Autorità Idrica Pugliese, Regione Puglia e Autorità di Distretto dell'Appennino Meridionale – spiegano da AQP - preso atto della effettiva disponibilità idrica rispetto alle medie storiche, saranno effettuate manovre di riduzione della pressione idrica nelle reti, quotidianamente, a partire da oggi 28 settembre, su tutto il territorio servito, garantendo comunque i livelli minimi previsti dalla Carta dei Servizi».
L'invito dell'azienda è quindi a gestire l'utilizzo dell'acqua corrente in maniera parsimoniosa.
«Le attuali, persistenti, condizioni meteorologiche impongono una attenzione ancora maggiore – annunciano i vertici aziendali - e ulteriori misure di prevenzione che coinvolgono tutti: l'azienda, le istituzioni, i cittadini. Anche i cittadini, infatti, attraverso piccoli gesti quotidiani, sono chiamati a dare il proprio contributo al fine di preservare la risorsa, in un contesto particolarmente difficile come quello che stiamo attraversando. Comportamenti virtuosi ai quali Acquedotto Pugliese raccomanda di associare la dotazione di un impianto idrico interno adeguato ai propri fabbisogni e provvisto di autoclave o booster, per un utilizzo ottimale del servizio».
«AQP, giova ricordare, eroga il servizio al contatore – conclude la nota stampa dell'azienda - garantendo normalmente una pressione superiore alla minima di 0,5 atmosfere, prevista dalla Carta dei Servizi. Con le regolazioni programmate e la riduzione della pressione verso la soglia limite, l'acqua difficilmente raggiungerà i piani alti delle abitazioni. Eventuali disparità di condizione della pressione nelle reti all'interno dello stesso abitato e tra abitati possono dipendere dalle quote altimetriche: le zone alte degli abitati sono spesso più critiche».